Arezzo
Un commando di 9 uomini mascherati, organizzati, esperti. Un'azione fulminea conclusa in 7 minuti, ben prima dell'arrivo di vigilanza e forze dell'ordine. Il furto alla Scatragli srl di Borghetto, nel distretto dei preziosi di Arezzo, nel comune di Monte San Savino, avrebbe fruttato un ingente bottino per i malviventi.
I conti sono ancora da fare, tutto in via di definizione e quindi non c'è una denuncia esatta, ma circola la voce di un valore che potrebbe essere non inferiore ai 200 mila euro. Quello di giovedì 7 novembre è stato il 21esimo attacco alle imprese orafe del territorio, primo polo in Europa per la produzione di preziosi.
C'è subito un aspetto da spiegare: il metallo trafugato era fuori cassaforte perché questo avviene comunemente nelle ditte per i processi produttivi che per sua natura richiedono questo. Certe lavorazioni proseguono nelle macchine anche di notte. In questo caso si tratta di rocchetti di argento. Proprio per la minor protezione del materiale, di alto valore, i costi assicurativi per le imprese sono superiori rispetto alla copertura per il metallo nei forzieri.
Altro aspetto da sottolineare: la ditta di Borghetto, in Valdichiana, a fianco di Alberoro, è dotata dei sistemi di allarme e protezione migliori e all'avanguardia. Anti intrusione e videosorveglianza. Questo non è stato sufficiente, come pure la resistente porta forzata dalla banda non è riuscita a trattenere i delinquenti. E' stata la rapidità di esecuzione a giocare a loro favore, con la manciata di minuti sufficiente per portare a termine la razzia.
Neanche le fasi precedenti dell'assalto sono state intercettate in qualche modo: il furto di tre veicoli, due furgoni e una Fiat Panda, utilizzati per mettere di traverso sulla strada provinciale 327, bloccata, e assicurarsi una fuga comoda anche in caso di arrivo di pattuglie. Ennesimo colpo da film in un tessuto economico e produttivo troppo fragile nel quale le autorità devono rivedere qualcosa. Gli orafi chiedono postazioni fisse nelle aree industriali e l'impiego di forze speciali e si appellano al Governo.
Articolo completo sul Corriere di Arezzo di venerdì 8 novembre
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy