Arezzo
Capotreno aggredito da un passeggero: pugno al volto e spruzzo di spray urticante. Due episodi di violenza in due giorni contro il personale dei mezzi pubblici ad Arezzo. Oltre al fatto dell'autista del bus di At, al quale un passeggero ha rotto il naso con un pugno domenica 10 novembre ad Arezzo, sabato sera 9 novembre un dipendente di Tft trasporto ferroviario toscano è stato ferito su un convoglio nel tratto tra Stia e Arezzo, a Santa Mama. Un paio di mesi fa sempre in treno situazione analoga. La situazione degenera e l'amministratore di Tft dichiara: “L’aggressione subita nei giorni scorsi a un capotreno è l’ennesimo episodio di violenza che accade a bordo dei nostri treni, che purtroppo si inserisce in una catena di fatti violenti che da tempo segnaliamo alle autorità competenti. Rinnoviamo l’appello perché si intervenga con urgenza per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori”.
I fatti. Il Capotreno è stato aggredito da un uomo, privo di biglietto, che prima lo ha colpito con un pugno al volto e poi gli ha spruzzato uno spray al peperoncino. Un macchinista, che nel frattempo si era avvicinato, è stato a sua volta aggredito. È stato richiesto l’intervento dei carabinieri di Bibbiena che sono prontamente intervenuti. Il Capotreno si è recato al Pronto soccorso dove è stato visitato e congedato con tre giorni di infortunio.
La lettera a Prefetto, sindaci e forze dell’ordine. “Già lo scorso mese di agosto – continua Seri - in seguito a un altro episodio di violenza su un treno TFT, avevamo scritto una lettera alle istituzioni e alle forze dell’ordine segnalando le preoccupazioni per la sicurezza a bordo dei treni, soprattutto su alcuni di essi, e in determinate stazioni. Oggi segnaliamo che alcuni particolari convogli (il 92290, 92292, 92294, 92243) che svolgono servizio dalla stazione di Arezzo sono da attenzionare in modo particolare”.
“Esprimiamo la nostra solidarietà – conclude Seri – alle persone coinvolte nell’ultima aggressione e gli auguri di pronta guarigione al Capotreno che ha avuto la peggio. Non possiamo più tollerare questa situazione e rinnoviamo l’appello alle autorità e alle istituzioni per adottare tutte le misure affinché si possa scongiurare il ripetersi di simili atti. I nostri dipendenti e i nostri viaggiatori devono poter operare e viaggiare in un ambiente sicuro, libero da qualsiasi forma di minaccia o violenza. Da oltre un anno come TFT e LFI abbiamo attivato un servizio di vigilanza privato sui treni, ma purtroppo da solo non basta. Siamo disponibili, lo ribadiamo, a un confronto con tutti i soggetti interessati che possa portare a proposte e azioni concrete per la tutela della sicurezza di tutti”.
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