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Castiglion Fiorentino

Roberto Benigni e la croce celtica che sfregia la sua statua, il sindaco: "Atto incivile, esposto contro ignoti"

Redazione Web

12 Novembre 2024, 00:02

Roberto Benigni e la croce celtica che sfregia la sua statua, il sindaco: "Atto incivile, esposto contro ignoti"

Croce celtica sul basamento della statua in onore di Roberto Benigni, esposto contro ignoti del sindaco di Castiglion Fiorentino. "Ogni imbrattamento è un atto incivile" dice Mario Agnelli "in questo caso è ancora peggio" perché è stato riprodotto un segno che riporta alla mente pagine di storia negative.

Il primo cittadino ha incaricato l'ufficio tecnico del Comune di provvedere alla ripulitura del monumento realizzato nel 1999 dall'artista castiglionese Andrea Roggi a Manciano (la Misericordia) proprio nel luogo dove l'attore e regista vincitore degli oscar nacque il 27 ottobre 1952. Uno sfregio con spray nero contro chi ha realizzato un film capolavoro, La vita è bella, sull'olocausto.

La croce celtica usata da gruppi e singoli che si ispirano al fascismo e al nazismo è apparsa nel pomeriggio di lunedì 11 novembre ed è stato il Corriere di Arezzo a segnalarne la presenza nella parte in pietra della statua. In passato, nel 2020, si trattò di un imbrattamento con schizzi di vernice rossa.

Sull'accaduto odierno è intervenuto anche il gruppo di opposizione Rinascimento castiglionese, con il capogruppo Paolo Brandi (Pd): "Una mano ignota e vile ha imbrattato con una croce celtica il monumento dedicato a Roberto Benigni nella frazione di Manciano. In momenti come questi, in cui i nostalgici del nazismo e del fascismo, rialzano la testa in Italia e in Europa, questi gesti non vanno sottovalutati. Quel monumento era già stato preso di mira in passato".

"Evidentemente - prosegue la nota - la figura di Benigni e le sue opere in particolare “la Vita è bella”, dove si descrive la tragedia dell’olocausto, stanno sullo stomaco a qualcuno. E non hanno contribuito a creare un clima positivo le polemiche accese sulla sua presunta lontananza da Castiglion Fiorentino.  In passato azioni simili sono state derubricate a ragazzate o meglio goliardate. Un modo come un altro per giustificarle. Un giustificazionismo così convinto da portare un assessore comunale alla inaugurazione della sede di un movimento di estrema destra.  Invece da giustificare non c’è un bel niente. Questi sono atti vandalici - conclude il gruppo di opposizione - politicamente definiti e che fanno perno su di un clima politico generale di rivalsa e di riscrittura della storia italiana".  

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