Castiglion Fiorentino
Travolti dal cinghiale ferito mentre raccolgono le olive nell'oliveto, la battuta di caccia era regolare ma ora si riflette sulla sicurezza. Per fortuna minime le conseguenze per le tre persone che a Castiglion Fiorentino in provincia di Arezzo si sono viste piombare addosso l'ungulato inseguito dai cani della squadra di caccia. Era stato colpito ma non abbattuto (una "padella" come si dice in gergo venatorio) a una distanza di 600 - 800 metri e l'animale selvatico, 150 chili di peso, anziché passare dal folto del bosco come fa di solito, ha attraversato gli oliveti in zona La Pievuccia - Valibona dove erano al lavoro due donne trentenni e un uomo di 39 anni.
L'uomo, che per proteggersi ha impugnato un palo, è stato schivato dal cinghiale che ha invece deviato sulle donne e le ha fatte cadere: una è stata urtata ed ha riportato contusioni. Paura, ammaccature e il dubbio di una inopportuna contiguità tra attività venatoria e raccolta delle olive che si svolge in un contesto familiare, al quale partecipano di solito anche giovanissimi e anziani, che avrebbero potuto avere conseguenze peggiori.
La squadra di cinghiale svolgeva la braccata dietro autorizzazione su richiesta inoltrata 48 ore prima, come da normativa, nell'area di rispetto ma dove si possono effettuare prelievi con le regole comuni della caccia al cinghiale, senza limitazioni in concomitanza con la raccolta delle olive. Comunicazione effettuata verso polizia provinciale e carabinieri forestali. In tanti anni non era mai capitato, dicono i cacciatori, che un animale ferito uscisse dal perimetro della battuta (segnalata anche con cartelli) e andasse tra le persone negli oliveti.
Un fatto ritenuto imprevedibile per il quale la squadra ha espresso rammarico, telefonando anche ai malcapitati per sincerarsi delle condizioni. E' andata bene. Per la cronaca l'ungulato ferito, dopo aver urtato le persone si è infilato nel bosco, e non è stato ritrovato dai cacciatori nonostante le ricerche. I malcapitati hanno voluto rendere noto l'episodio sui social per sollecitare una riflessione. Non sono contro la caccia e come molti in zona vengono danneggiati dai cinghiali che rovinano i terreni. Vissuta la poco piacevole esperienza hanno voluto comunicarla e farne oggetto di attenzione generale.
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