Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Arezzo

Morte di Helenia, nulla di fatto in appello: non si trova un esperto per la nuova perizia sul colpo di sonno patologico dell'automobilista

L'imputato assolto in primo grado perché si sarebbe addormentato al volante a causa dell'Osas. Ma il caso resta aperto

Luca Serafini

06 Dicembre 2024, 11:57

Helenia Rapini

Helenia Rapini

Morte di Helenia Rapini, un caso molto complicato: non si trova un esperto per la perizia. Nulla di fatto oggi, venerdì 6 dicembre, nel processo di appello per la morte della giovane, deceduta in un incidente stradale nei pressi di Arezzo nel 2019: assolto in primo grado l'automobilista che perse il controllo della macchina e andò dritto contro la sua.

Colpo di sonno patologico, secondo la sentenza, collegato alla sindrome Osas di cui non sapeva di soffrire, incapace di intendere e volere al momento del fatto. Contro questa conclusione si è espressa la procura di Arezzo, che ha impugnato il verdetto portandolo a Firenze in appello.

Ebbene, i giudici oggi hanno comunicato di non essere riusciti ancora ad individuare il medico specialista al quale affidare la nuova perizia sul controverso caso. Se davvero la sindrome abbia determinato l'incidente escludendo le responsabilità di chi era al volante, oppure se il colpo di sonno è riconducibile ad altro o se hanno influito anche le condotte di guida nella tragica collisione.

Fatto sta che tutto slitta al 23 gennaio, quando si conta di conferire l'incarico. Presenti al tribunale di Firenze i familiari di Helenia, il padre e il fratello, con l'avvocato Francesco Valli (non sono parte del processo in quanto risarciti dall'assicurazione ma si battono ugualmente per quella che, sostengono, è la giustizia). Per l'imputato, che porta le sue ragioni e le documentazioni mediche emerse nel processo celebrato ad Arezzo, era in aula l'avvocato David Scarabicchi.

L'incidente avvenne sulla via di Ristradelle. La 29enne, volontaria Enpa, aveva in auto un cane e anch'esso morì. L'automobilista, cinquantenne aretino, andò dritto contro il suo veicolo ed Helenia non ebbe scampo. Solo successivamente emerse la patologia di cui soffriva l'uomo, la sindrome ostruttiva delle vie aeree che si sarebbe manifestata in quel modo, per la prima volta, con colpo di sonno imprevedibile e imprevenibile.

 

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie