Arezzo
Loriano Maccari
Un libro sul Salva casa. Lo ha scritto Loriano Maccari, avvocato e docente di governo del territorio e degli appalti pubblici presso l’ateneo di Urbino, e il titolo è “Le nuove sanatorie edilizie e ambientali - l’epilogo di un percorso sofferto”. Edito da Argalìa, il volume è il frutto della lunga esperienza specifica del legale del foro di Arezzo, anche quale consulente di varie amministrazioni pubbliche. Uno strumento utile agli operatori del diritto urbanistico, ai tecnici di ogni ordine e anche al semplice cittadino. E’ “il momento finale di una riflessione condivisa nel confronto con professionisti di varie discipline, colleghi, sindaci, responsabili degli uffici comunali, magistrati e docenti” scrive Maccari.
Un viaggio coinvolgente nella giungla di leggi e regolamenti statali, regionali, comunali. Oggetto: la disciplina del suolo tra diritto di proprietà, ambiente e salute. Si tratta del patrimonio edilizio esistente afflitto dalla carenza di un titolo abilitativo edilizio o paesaggistico, o da difformità alle norme. Norme che, appunto, si sono accavallate nel tempo a discapito della linearità e certezza. Ecco che, capitolo dopo capitolo, lo sviluppo della tematica arriva alla recente riforma, il decreto legge numero 69 del 2024 convertito in legge 24/7/2024 n.105, cosiddetto Salva casa, voluto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha modificato in modo articolato il contesto normativo in materia di violazioni edilizie, realizzando quella che Maccari definisce “un’opera di manutenzione del sistema” partendo da prima della Bucalossi fino ai giorni nostri.
Un intervento legislativo che secondo Maccari era necessario “per superare gli ostacoli prodotti dalle aporie del sistema”. Con esempi tangibili e concreti l’autore spiega le caratteristiche della riforma. Un volume scorrevole per quanto denso di contenuti. Loriano Maccari, che dedica il libro al figlio Enrico, avvocato, ha seguito un numero imprecisato di vicende amministrative e anche penali in materia, non solo in provincia di Arezzo, ma in tutto il centro Italia. E la copertina non a caso raffigura il centro storico di Urbino visto dall’alto.
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