Arezzo
Antonio Conti
Rigutino avrà di nuovo il suo market. Sì, ora c’è il nero su bianco. Buona notizia per la frazione di Arezzo che perde pezzi tra negozi chiusi, la banca che a giorni se ne va e l’alimentari che manca da quasi un anno. A marzo il negozio di vicinato lungo la regionale 71 riaprirà i battenti grazie al gesto del proprietario, lo storico commerciante in pensione, Antonio Conti, ottantenne, che pur di ridare slancio al suo paese ha messo cartelli per offrire l’attività in comodato d’uso gratuito.
“Non posso vedere quelle saracinesche abbassate: a Rigutino serve, soprattutto alle persone anziane”. Così Conti aveva deciso di mettere banchi, scaffali, frigoriferi, arredamento e l’attrezzatura, a disposizione di chi fosse stato intenzionato a rilevare l’attività. Si è fatta avanti una famiglia della zona, di Castiglion Fiorentino, ed è stato firmato il pre contratto. L’apertura è prevista a marzo.
Un bell’aiuto, il comodato gratuito, insieme all’altro prezioso assist di Conti: 500 euro di affitto anziché i 1.100 precedenti, per un anno. Oltre all’aspetto commerciale, il market è un servizio di vicinato di valore sociale per la popolosa frazione che ha visto sparire uno dopo l’altro esercizi commerciali di ogni tipo. Per frenare la triste desertificazione Conti ha dato il suo contributo. “Ai tempi d’oro a Rigutino c’erano 42 negozi” ricorda Antonio, che dagli anni Sessanta ha condotto con la moglie Marisa il market.
“La prima bottega era stata aperta nel 1936 e mio padre Giuseppe la prese nel 1938” ricorda Conti, persona conosciuta e stimata: il babbo di Giuseppina, che a 17 anni fu tra le 39 vittime dell’Heysel, lo stadio belga teatro della strage prima di Juventus - Liverpool. Era il 29 maggio 1985 e Antonio rimase ferito nella calca della curva Z, travolto anche lui dalla gente. Una mancanza enorme quella della figlia Giusy, per lui e per la moglie Marisa, venuta a mancare qualche anno fa. La coppia per decenni è stata punto di riferimento della comunità.
Ora per Rigutino la riapertura del market è un segno di risveglio. Nonostante la concorrenza dei centri commerciali, ci sono margini per un market di vicinato che funzioni. La nuova gestione sarà agganciata ad un marchio della grande distribuzione. Per Antonio c’è la soddisfazione di aver potuto dare una mano al paese, altrimenti sguarnito di questo prezioso servizio che fornisce beni di prima necessità.
Intanto, però, entro la settimana è prevista la chiusura dello sportello bancario e del relativo bancomat. Il comitato Futuro per Rigutino ha sollecitato altri istituti di credito per sostituirsi a Banca Intesa, che adesso convoglia i correntisti sulla filiale di Castiglion Fiorentino. Qualche manifestazione di interesse c’è.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy