Anello a nord, adesso ci sono due ipotesi di progetto. Un passo verso lo stravolgimento della viabilità. L'amministrazione comunale disegna un nuovo tracciato per liberare via Tarlati dalla morsa del traffico. Gallerie sotterranee per attraversare gli archi vasariani e non impattare sulla collina di San Fabiano nel rispetto e per la salvaguardia della bellezza paesaggistica.
Sono due le proposte che indicano altrettante soluzioni differenti con tracciati in parte fuori terra e in parte in galleria. La prima potrebbe collegare via Buonconte da Montefeltro fino alla zona del tribunale con una galleria lunga 320 metri; la seconda unirebbe via Buonconte da Montefeltro alla zona della Pam nei pressi di via Francesco Redi con un tunnel lungo un chilometro e 270 metri.
In pratica il comune sta lavorando al proseguimento della tangenziale cittadina da sempre non conclusa. “la realizzazione dell'anello a nord” dichiara l'assessore Francesca Lucherini “è un'opera strategica su cui il sindaco Alessandro Ghinelli assieme a mio padre ha iniziato alcuni decenni fa la progettazione. Per snellire la viabilità sul tratto di via Tarlati c'è bisogno di realizzare l'anello mancante”.
“Questa amministrazione” ricorda Lucherini “crede che alleggerire il traffico sull'arteria di via Tarlati, in un tratto che costeggia le mura sia una soluzione indispensabile per la viabilità”. “Nel piano strutturale” puntualizza l'assessore all'urbanistica del Comune di Arezzo “avevamo previsto un tracciato che si innestava nella collina di San Fabiano ma dove effettivamente nella zona degli archi avrebbe avuto un impatto dal punto di vista paesaggistico. Non c'è stato infatti un riscontro favorevole ed allora abbiamo effettuato tre progetti di previsione tra i quali adesso ne abbiamo fatti emergere due e che che prevedono tracciati in parte fuori terra e in parte in galleria. Entrambi partono da via Buonconte da Montefeltro per poi prevedere l'uscita, in un caso nella zona dell'ex Garbasso e nell'altro nella zona di via Francesco Redi nei pressi della Pam”.
Sono due alternative di proposta dell'anello a nord che dovranno fare naturalmente passaggi importanti all'interno di un iter complicato. Ci sarà da ottenere autorizzazioni in Regione e l'ok della Soprintendenza ai beni paesaggistici. Per adesso siamo nella fase decisamente primordiale. Ma i progetti sono un passo importante che dà il via a un percorso che mira all'obiettivo di realizzare l'anello a nord, un tratto di carreggiata che manca agli automobilisti aretini da sempre. L'atto approvato in Comune per adesso è programmatorio.
Non c'è niente di esecutivo ma servirà ad aprire dibattiti e confronti con istituzioni, enti e cittadini. Non esistono ancora indicazioni e previsioni di spese, tanto meno tempi di realizzazione. I tracciati indicati sono però linee guida che risulteranno preziose e fondamentali per dare il via all'iter con l'auspicio che in un prossimo si possa eliminare le file interminabili su via Tarlati e dare una concreta risposta attesa da generazioni di automobilisti.
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