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Arezzo

Sandro Sarri presidente della sezione Aia: "Scoverò nuovi arbitri nelle vallate"

Alessandro Bindi

30 Dicembre 2024, 09:15

Sandro Sarri con Cerofolini

Sandro Sarri con Cerofolini

Sandro Sarri, 49 anni, neo presidente della sezione Aia di Arezzo. Prestigioso incarico dopo una vita trascorsa all'interno della sezione dell'associazione arbitri. Adesso alla guida, al termine di una votazione unanime, ha ben chiara la linea da seguire per fare decollare i fischietti aretini. Reclutare nuove leve, fare crescere gli uomini e le donne in divisa anche grazie a scambi con altre realtà nazionali in modo che facciano esperienza, arrivare capillarmente nelle vallate per avvicinare i giovani all'arbitraggio sono alcuni obiettivi che Sandro Sarri si è prefissato e che intende coronare insieme al sogno di far debuttare in serie A un arbitro aretino. Dal 30 giugno infatti con il passaggio al Var, Manuel Volpi ha detto addio ai campi da calcio.

- Eletto numero uno della sezione aretina. Qual è il sentimento che si prova?

Sono orgoglioso ed emozionato consapevole della responsabilità e delle sfide che mi aspettano. La sezione aretina è sempre stata un fiore all'occhiello nazionale e sono cresciuto al suo interno. Adesso ho la responsabilità sia amministrativa che tecnica con l'obiettivo di volerla vedere crescere numericamente e fare emergere i giovani arbitri.

- Cresciuto a pane calcio sei sempre stato attivo e partecipe alla vita di sezione.

Esattamente sono iscritto dal 1991. E dal corso arbitri ad oggi sono molteplici i ruoli ricoperti. Giovanissimo ho calcato i campi da calcio cittadini e di periferia come arbitro fino ad dirigere in Prima categoria. Come assistente di linea ho numerose presenze in promozione ed eccellenza fino ad arbitrare in serie C come arbitro di calcio a cinque.

- Appese le scarpette al chiodo hai proseguito l'impegno associativo come dirigente?

Sono entrato nel 2000 nel direttivo della sezione ed ho maturato esperienza a fianco dei presidenti: Carlo Polci, Giancarlo Chiappini e Sauro Cerofolini. Dal 2009 fino ad oggi ho avuto l'incarico di vice presidente, ad eccezione del periodo 2017/2021 durante il quale ho ricoperto il ruolo di componente del servizio ispettivo nazionale all'interno Aia. Adesso con enorme soddisfazione sono stato eletto presidente ed al mio fianco come vice avrò Daniele Barbagli e Ginevra Giovanili.

- La sua presidenza si tinge quindi di rosa?

Credo molto nel ruolo delle donne tra gli arbitri, nel calcio e nella società in generale. La sezione aretina ha un indice di donne molto alto rispetto a quello nazionale. Ci attestiamo sopra il 10% mentre la media in Italia è dell'8%. Siamo una sezione vivace che voglio veder crescere.

- Ma quanti sono i fischietti aretini?

Duecento di cui una ventina donne. Sono ragazze e ragazzi con grande passione e il loro impegno garantisce lo svolgimento delle partite nei campi di calcio di tutto il territorio, in ogni categoria. C'è chi ha doppi appuntamenti nel weekend e mi piacerebbe veder aumentare il numero degli arbitri in modo da avere maggior tranquillità nelle designazioni.

- Una sezione che vanta anche arbitri di rilievo nazionale.

Ben 12 associati militano nei campionati tra la serie D e A, nei vari ruoli di assistente, var, arbitri e osservatori. Una sezione che resta un fiore all'occhiello nel panorama nazionale, amica di tutte le sezioni con le quali abbiamo un ottimo rapporto costruito negli anni anche grazie alla presidenza nazionale di Marcello Nicchi.

- Come vorrebbe caratterizzare il suo mandato?

Prioritario è il reclutamento dei giovani. La loro formazione mi sta a cuore e per questo intendo organizzare un punto di ritrovo non solo ad Arezzo ma anche in Casentino e in Valdichiana dove sono in partenza i corsi per avvicinare all'arbitraggio ragazze e ragazzi. Inoltre nel 2025 attiverò la collaborazione con le sezioni fuori regione per fare scambi utili a far crescere gli arbitri che potranno maturare esperienze in campi da calcio lontani da casa. Tra i prossimi impegni c'è quello della promozione di incontri informativi con le società di calcio per rafforzare un canale diretto e un colloquio costante con le dirigenze.

- La sezione di Arezzo è sempre stata fucina di talenti che sono arrivati ad arbitrare nella massima serie.

Ogni presidente ha il sogno nel cuore di vedere debuttare un associato in serie A e spero di poter esultare presto.

- Sandro Sarri, presidente degli arbitri aretini, presidente dell'Associazione Nazionale Veterani Sportivi e Presidente di Casa Thevenin diviso tra sociale e sport. Come fa a far coincidere tanti impegni di lavoro e familiari?

Grazie ai tanti bravi collaboratori che mi affiancano in tutte e tre le associazioni. Il mio è un lavoro di squadra.

IL PROFILO
Eletto presidente degli arbitri aretini il 15 novembre, ha da sempre coltiva e promuove i valori dello sport insieme a quelli sociali. Nato il 4 ottobre 1975, dal 1991 è entrato nella famiglia dell’Aia fino a scalare il vertice. E’ responsabile commerciale di un’affermata azienda di attrezzature agricole: la Bicchi rimorchi con 75 anni di storia. E’ presidente dei Veterani Sportivi e di Casa Thevenin.

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