Arezzo
Il generale Roberto Vannacci va a trovare Sandro Mugnai, l'uomo di Arezzo che ha ucciso il vicino di casa Gezim Dodoli, che gli attaccava casa con una ruspa. La visita dell'europarlamentare della Lega, indipendente, è in programma proprio il 5 gennaio, domenica, vigilia dell'Epifania, giorno nel quale l'artigiano nel 2023 fece fuoco con la carabina per la caccia al cinghiale. Per quel gesto Mugnai dovrà comparire il prossimo 14 gennaio in tribunale ad Arezzo con la pesante accusa di omicidio volontario. Respinta, fin qui, la legittima difesa invocata dall'uomo e dai suoi difensori, gli avvocati Marzia Lelli e Piero Melani Graverini.
L'artigiano è sostenuto dalla comunità e anche dal parroco di San Polo. In segno di solidarietà si è anche svolta una fiaccolata. La ricostruzione fatta nel corso delle indagini ha invece portato il giudice Claudio Lara a respingere l'ipotesi della difesa legittima, che fa cadere l'imputazione, ritenendo la condotta dell'uomo neanche eccessiva ma proprio configurabile come un omicidio doloso. Vicenda giudiziaria controversa e tutta da decidere.
Intanto Vannacci rompe gli indugi e si reca nel luogo del fatto di sangue avvenuto il 5 gennaio 2023. Quella sera, con la famiglia riunita per la cena, Sandro Mugnai vide che il vicino danneggiava le auto in sosta della famiglia con il mezzo meccanico e intervenne con l'arma. I colpi esplosi verso la cabina, provocarono la morte dell'uomo che aveva iniziato a colpire l'abitazione facendola tremare e lesionandola. Inspiegabile il gesto offensivo di Dodoli. Si parla di banali ruggini di vicinato.
E' stato Cristiano Romani, responsabile centro Italia del Mondo al Contrario, ad annunciare oggi la visita di Vannacci che già durante la cena degli auguri di Natale, ad Arezzo, aveva dichiarato: "La difesa è sempre legittima". E annunciò l'intenzione di andare a trovare Mugnai, se ci fosse stata la sua disponibilità.
Romani, nell'annuncio, afferma che Vannacci va a trovare "il nostro concittadino che per difendere la propria abitazione e soprattutto la propria famiglia uccise due anni fa un uomo". E ancora: "La data non è casuale, casca esattamente a due anni dal tragico evento".
I familiari della vittima saranno parte civile nel processo e chiedono giustizia. I legali avevano chiesto e ottenuto la riqualificazione del reato.
In passato anche Matteo Salvini, leader della Lega alla quale fa riferimento Vannacci, aveva fatto visita ad un altro aretino indagato in quel caso per eccesso di legittima difesa, il gommista di Monte San Savino, Fredy Pacini, che aveva ucciso un ladro entrato a rubare nella sua azienda dove il titolare dormiva, esasperato dai furti. Pacini è uscito pulito dalla vicenda giudiziaria nella quale è stato riconosciuto che il gesto fu comprensibile in quanto dettato dalle circostanze, di notte, da solo, senza via di fuga, credendo di essere in pericolo di vita.
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