Arezzo
Livio Conti
Santino Gallorini *
“Partigiano combattente, fervido aderente alla lotta di Liberazione, si rendeva partecipe di ardimentose azioni contro l'invasore nazista. Ferito nell'ultima di queste, mentre, con altri valorosi, tentava di sbarrare il passo alla precipitosa fuga di un reparto nemico, veniva barbaramente fucilato, immolando così la sua giovanissima esistenza per gli ideali di riscossa della Patria”. Torviscosa- San Giorgio di Nogaro (Udine), 28 - 29 aprile 1945.
Con questa motivazione, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 302, il Presidente Mattarella ha concesso una Medaglia di bronzo al Valor Militare alla Memoria di Livio Conti, il partigiano della Brigata Osoppo-Friuli fucilato dai nazisti a San Giorgio di Nogaro (Udine), il 29 aprile 1945.
Livio era nato a Rigutino il 4 novembre 1925 da Zeffiro e Ada Lucci. Quando aveva poco più di 5 anni, la sua famiglia emigrò in Francia e si stabilì a Marsiglia.
Nel 1940 Livio tornò in Italia per studiare, ospite dello zio Solindo Conti a Rigutino. Successivamente entrò a svolgere il servizio di “guardia” presso l’agenzia V (una specie di fattoria) della SAICI (Società Anonima Agricola Industriale per la produzione italiana della Cellulosa) a Torviscosa (UD).
Nel giugno 1944 Livio aderì alle formazioni clandestine del Raggruppamento “Osoppo” prendendo il nome di battaglia di “Cisco”. Fu aggregato al Battaglione “Villa”. Come è noto, le Brigate Osoppo raggruppavano reparti di partigiani di ispirazione cattolica, laica, liberale e socialista. I componenti ebbero quali segni distintivi il cappello alpino e il fazzoletto verde, si chiamavano “patrioti” e si distinguevano dalle formazioni “comuniste” per l’aspirazione ad un futuro stato democratico.
La vita dei reparti della Osoppo non era facile: oltre alla guerra aperta contro i nazisti ed i repubblichini, dovevano guardarsi dai reparti comunisti del IX Corpus sloveno e dei GAP nostrani, in particolare da quello comandato da Toffanin (Giacca), noto per la strage di Porzus.
Il 25 aprile 1945 molte città del Nord Italia erano state liberate, ma nel Friuli rimanevano parecchi reparti tedeschi. Anche a Torviscosa c’erano tedeschi. Il 28 aprile il comandante del “Villa” si decise a chiedere la resa ai tedeschi attestati in località La Rotonda. Don Francesco Pituello, parroco di Torviscosa e membro del locale CLN, nelle sue Memorie alla data 28 aprile 1945 scrive testualmente: “All’ora convenuta, due partigiani si presentano all’ufficiale tedesco intimando la resa che è rifiutata, per arrendersi al governo alleato. Allora i Patrioti iniziano l’attacco ed hanno la peggio. Due feriti rimangono in mano ai tedeschi”. E alla data 30 aprile continua: “Nel frattempo giunse notizia che i due feriti nell’azione della Rotonda del sabato sera, giacevano uccisi presso il Cimitero di S. Giorgio. Erano i due partigiani della Osoppo: Guido e Cisco”.
Il 3 maggio ci furono i funerali solenni, ben descritti da don Pituello che ne fu il celebrante: “Alle ore 11 dinanzi ad una folla immensa il Parroco celebrò Messa […] Il trasporto al cimitero è stato solenne. […]. Conti Livio […] guardia alla agenzia V°, [È stato ferito nell’azione della Rotonda del sabato sera 28 Aprile. Trasportato dai tedeschi in ritirata fino a San Giorgio, e presso quel Cimitero venne ucciso dagli stessi nella domenica 29]”.
Dopo un anno dalla tragica fine, il 29 aprile 1946 Livio fu riportato a Rigutino a cura dello zio Solindo Conti. Nel paese che lo aveva visto ragazzino e poi giovane studente, gli fu data solenne sepoltura ed un piccolo monumento nel locale cimitero ne ricorda il sacrificio.
Anche a Torviscosa nel novembre 1946 è stata posta una lapide che ricorda Livio Conti assieme ai suoi compagni come lui caduti per la nostra Libertà.
A Rigutino si era persa la memoria di Livio Conti ed è grazie all’amico Massimo Pulitini se pochi anni fa è stato riscoperto il sacrificio di questo giovane eroe.
Il 25 aprile 2021 Livio Conti è stato ricordato a Rigutino in una cerimonia ufficiale, alla presenza di autorità civili e militari e nel 2022 il Sindaco Alessandro Ghinelli ha presentato al Ministro della Difesa una richiesta di concessione di Ricompensa al Valor Militare, che alla fine è arrivata.
* Storico e scrittore
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