Venerdì 05 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Terranuova Bracciolini

Cristina morta per trauma cranico dopo la caduta in camera, restano i dubbi. L'amico: "Io ho chiamato il 118 non il marito"

Luca Serafini

16 Gennaio 2025, 06:55

La casa di Terranuova

La casa di Terranuova

E’ morta per la caduta sul pavimento, ma l’autopsia non chiarisce il giallo. Almeno per ora. Non ci sono segni di percosse sul corpo di Cristina Franchi, la donna trovata agonizzante dalla figlia in camera da letto la mattina di Capodanno e deceduta il 9 gennaio alle Scotte di Siena. Fatale, da quanto emerso con l’esame autoptico, la frattura cranica, senza perdita di sangue, provocata dall’impatto si ritiene sul pavimento. Non è stato un oggetto.

Il marito, che dormiva nella stessa stanza e che ha riferito di non essersi accorto di nulla, resta indagato dalla procura, ma la sua iscrizione è stata un atto dovuto per svolgere l’autopsia eseguita ieri a Siena dal professor Mario Gabbrielli. Non ci sono elementi per ipotizzare un’aggressione. Il caso di Terranuova, il giallo di via Vivaldi 12, resta enigmatico anche se sembra virare di più verso un tragico infortunio domestico nell’ambito di un San Silvestro vissuto su di giri, troppo, fino a perdere la lucidità. Di risposte certe ancora però non ce ne sono. Il pm Laura Taddei attende i risultati definitivi dell’accertamento di medicina legale e tutti gli elementi raccolti dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno.

Comprese le dichiarazioni di un amico della coppia, raccolte ieri anche dalla giornalista Lucilla Masucci, inviata del programma di Raiuno, La vita in diretta, condotto da Alberto Matano. L’uomo ha riferito che il marito di Cristina lo avrebbe chiamato per aiutarlo ad alzare da terra la moglie. L’amico si sarebbe trovato di fronte una scena drammatica, con la donna in fin di vita, mentre il marito sembrava non rendersi conto. E l’amico della coppia, che ricorda Cristina come una donna troppo buona, ha raccontato di essere stato lui a chiamare il 118 perché il marito non lo aveva fatto. Con il dubbio che, forse, è stato perso tempo prezioso e la donna si sarebbe potuta salvare con soccorsi tempestivi. La testimonianza sarebbe stata già raccolta dagli inquirenti, e va comunque inquadrata nel contesto della situazione: il marito di Cristina non sarebbe stato in condizioni di lucidità nella notte tra 31 dicembre e 1 gennaio. Momenti drammatici, dopo le 11 del mattino di Capodanno, quando la figlia, rincasata in nottata come il fratello, al risveglio ha trovato la mamma riversa a terra senza conoscenza.

Non è chiaro quante ore la 54enne sia rimasta a terra in quello stato. Era vestita, l’uomo era in pigiama. Come è stato trascorso il San Silvestro al civico 12 di via Vivaldi? Cosa è successo nel cuore della notte? Perché Cristina ad un certo punto ha perso l’equilibrio ed è crollata a terra procurandosi la ferita sulla tempia sinistra che internamente ha provocato un danno cerebrale irreversibile? Domande che si accavallano in attesa di risposte che forse non ci saranno mai. Intanto si attende il nulla osta per il funerale. Ci sono due giovanissimi rimasti senza mamma. E un uomo che evita la luce dei riflettori ed ha nominato come difensore di fiducia l’avvocato Federica Cenciarelli, che afferma: “E’ sconvolto, collabora con gli inquirenti, è addolorato per la morte di Cristina”.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie