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Arezzo

Il mondo della solidarietà piange Ghiandai, in duomo l'addio al maestro dell'autoscuola con il cuore grande

Alessandro Bindi

21 Gennaio 2025, 09:12

Giancarlo Ghiandai

Giancarlo Ghiandai

Se ne va un volto simbolo della città. Addio a Giancarlo Ghiandai per decenni titolare dell'autoscuola Aurora di Arezzo. Maestro per generazioni di automobilisti e centauri. Dagli uffici di via Lorenzetti, infiniti sono stati gli aretini di ogni età che hanno imparato le regole utili per mettersi al volante. Gentilezza e professionalità hanno caratterizzato Giancarlo per tutta la sua esistenza.

Oltre alla stima per l'attività lavorativa, Ghiandai ha sempre brillato nel mondo dell'associazionismo e della beneficenza. Per decenni in prima fila a fianco dei cinghialai per il Calcit. Braccio destro dell'indimenticato presidente Angelo Tavanti, ha sempre presidiato agli eventi organizzati per raccogliere fondi destinati alla lotta contro i tumori. Da oltre dieci anni, Ghiandai è presidente dell'associazione di volontari dell'Oasi, l'officina aretina della solidarietà internazionale che unisce all'interno dei magazzini di via Tagliamento, pensionati accomunati dalla voglia di aiutare chi ha bisogno rigenerando strumenti e mezzi poi donati alle popolazioni colpite dal sisma o ai paesi in via di sviluppo.

La passione per le auto storiche, ha inoltre spinto Ghiandai a raccogliere intorno a sé appassionati del mondo dei motori organizzando raduni di successo e contribuendo a valorizzare Arezzo. La notizia della sua scomparsa di Ghiandai ha sconvolto la comunità aretina dover era conosciuto e stimato. Classe 1943, 82 anni da compiere, lascia gli affetti di una vita e i volontari dell'Oasi che lo ricordano con affetto. “Siamo dispiaciuti” commenta Franco Bennati dell'Oasi a nome del gruppo di ex falegnami, ex fabbri, ex meccanici, ex carrozzieri, ex elettricisti per beneficenza “dalla triste notizia. L'associazione Oasi ricorda Giancarlo con affetto; è stato presidente dell’associazione per oltre 10 anni, ed è stato per noi un capo cordata perché è riuscito a valorizzare il suo lavoro di titolare di agenzia della scuola guida Aurora e il suo hobby di collezionare auto storiche e di valorizzarle in chiave solidale e di beneficenza”.

“È di Giancarlo il merito dell'ideazione, in collaborazione con Cna” ricorda Bennati “del primo raduno di auto e moto storiche 'Città di Arezzo'. Un evento che dal 2011, prosegue fino ad oggi e ha consentito di donare in beneficenza ben 45.000 euro”.

Valori e ideali profusi da Giancarlo e rafforzati tra i volontari del Calcit prima, attraverso i cinghialai e dell'Oasi poi. “Grazie alle idee di Giancarlo” aggiunge Bennati “e alla sua generosità e disponibilità abbiamo promosso numerosi progetti a sostegno delle scuole, del Calcit a cui era particolarmente legato e convinto sostenitore”. La città perde quindi un altro aretino che ha saputo legare la sua esistenza a tanti concittadini stretto tra la sua professione e i valori della generosità e della solidarietà. Questa mattina l'ultimo saluto a Giancarlo Ghiandai, in Duomo. La cerimonia funebre sarà celebrata nella Cappella della Madonna del Conforto alle ore 10,30. Alla moglie Anita, alle figlie Chiara e Francesca, al fratello Gianni le condoglianze della redazione del Corriere di Arezzo che si uniscono a quelle dei volontari dell'Oasi (Franco Bennati, Luigi Berneschi, Franco Betti, Alessandro Brandi, Giuseppe Brenos, Giovanni Gambini, Doriano Innocenti, Aldo Pancini, Angelo Romanelli, Odero Scaccialupi) che salutano il loro caro presidente.

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