Prese a martellate la moglie, assolto dall'accusa di maltrattamenti

Assolto dall'accusa di maltrattamenti in famiglia l'uomo che a dicembre del 2022 prese a martellate la moglie a Pozzo della Chiana in provincia di Arezzo. La donna riuscì a mettersi in salvo uscendo di casa: venne aiutata e soccorsa. Condannato per tentato omicidio a 6 anni, poi ridotti a 3 anni e mezzo (che sta scontando ai domiciliari col braccialetto elettronico), l'imputato ha sostenuto anche il processo scattato dopo la denuncia della consorte per una serie di presunti episodi tra le mura domestiche.

Il processo, con testimonianze e approfondimenti, è terminato oggi, mercoledì 22 gennaio, con la sentenza del giudice Ada Grignani che ha assolto il cinquantenne. Il pm aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione. La donna, inizialmente parte civile, è uscita dal processo in seguito al divorzio e all'accordo tra le parti.

Il marito, ora ex, era difeso dall'avvocato Giacomo Chiuchini che dopo aver ottenuto in appello la forte riduzione della pena per il grave fatto dell'aggressione, con sentenza oggetto di ricorso in Cassazione, è riuscito a far cadere l'imputazione per maltrattamenti. A Pozzo della Chiana, nel comune di Foiano, in quel drammatico pomeriggio intervennero i carabinieri che arrestarono l'uomo. Il processo per tentato omicidio è stato celebrato con rito abbreviato, che riduce di un terzo la pena, in appello determinante la prevalenza delle attenuanti sulle aggravanti, per avvenuto risarcimento e pentimento.

Saranno le motivazioni, al momento del deposito, a spiegare come si è giunti alla sentenza di assoluzione nel filone dei maltrattamenti.