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Arezzo

Imboscata all'ambulanza con lancio di bottiglie: sdegno e solidarietà. I volontari: "Colpiti così con il paziente a bordo"

Indagini per risalire agli autori, il mezzo della Croce Bianca in riparazione, il racconto di autista e volontario

Greta Settimelli

29 Gennaio 2025, 07:14

Imboscata all'ambulanza con lancio di bottiglie: sdegno e solidarietà. I volontari: "Colpiti così con il paziente a bordo"

Solidarietà verso la Croce Bianca

“Questi fatti fanno alzare l'asticella della sicurezza in città. E' una cosa che addolora molto”.
Ernesto Ferrini, vice presidente della Croce Bianca di Arezzo, da 50 anni nel mondo del volontariato, è attonito di fronte a quanto accaduto la sera del 27 gennaio ad Arezzo.
Un'ambulanza della Croce Bianca di Arezzo, che stava trasportando un paziente sottoposto ad ossigenoterapia, è stata improvvisamente colpita da alcune bottiglie di birra.
E' successo in Via Uguccione della Faggiola intorno alle 21.

I vandali hanno tirato le bottiglie contro il lunotto posteriore del mezzo, che si è dovuto fermare. “Stavamo trasferendo un paziente dal pronto soccorso del San Donato di Arezzo ad un istituto – racconta l'autista del mezzo, Luca De Franceschi – ad un certo punto ho visto due persone accanto alla strada, poi un tonfo forte. E' stato il mio collega, (che si trovava nel vano sanitario ndr), a dirmi che qualcuno aveva tirato una bottiglia di birra sul vetro.”
L'autista a quel punto ha fermato il mezzo. “Mi sono fermato – prosegue De Franceschi - perché volevo capire se il paziente e il mio collega stessero bene. Poi dallo specchietto ho visto queste due persone che stavano scappando”. Il paziente è stato messo in sicurezza e non ci sono stati feriti, ma sono stati attimi di paura.

“Un po' di paura sì, perché è un gesto che non ti aspetti – commenta Fabrizio Sardella, volontario della Croce Bianca – la botta è stata forte. Per fortuna avevamo dei presidi sanitari a ridosso del lunotto, altrimenti la bottiglia sarebbe entrata dentro. Credo che a questo punto ci sia un problema di sicurezza”. E' l'aspetto umano, poi, che più colpisce della vicenda. “Non c’è più rispetto – prosegue Luca De Franceschi – ogni atto vandalico è da condannare, ma contro un mezzo di soccorso forse siamo andati oltre. In totale assenza di senso civico”. Sul caso sono in corso le indagini per identificare gli autori del gesto. Anche la vice sindaco di Arezzo, Lucia Tanti, auspica che vengano presto individuati.

“Si tratterebbe di alcuni ragazzi, che penso si possano definire delinquenti – afferma Lucia Tanti - voglio esprimere la piena solidarietà ai volontari e alla Croce Bianca sperando che questi soggetti vengano arrestati e puniti senza sconti, meglio se anche occupati a fare servizi sociali”.
Il mezzo, donato dalla Fondazione Graziella, adesso dovrà rimanere fermo in attesa della riparazione e quindi di fatto ci sarà un mezzo in meno a disposizione del 118.

“Un atto che non possiamo che denunciare con forza – sottolinea Simone Nocentini, responsabile di Area Dipartimentale Emergenza territoriale 118 – esprimo tutta la solidarietà mia e di tutto il dipartimento dell’emergenza urgenza nei confronti dell’associazione che, ricordiamolo, si trovava lì per svolgere, come sempre, un servizio per la cittadinanza, soprattutto di quella più fragile e indifesa. Purtroppo gli episodi di violenza e di aggressioni sono ormai una consuetudine a cui, però, non possiamo rassegnarci. Serve un impegno concreto da parte di tutti. Dispiace soprattutto perché quel mezzo, danneggiato, per qualche giorno non sarà disponibile per il 118. Un danno per tutti, in particolare per chi avrà necessità di essere soccorso”.

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