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AREZZO

Ha rubato gioielli in ditta dopo 30 anni da dipendente, l'operaio era in crisi e chiede scusa. Altri episodi. Indagini partite dai compro oro

Luca Serafini

31 Gennaio 2025, 13:42

Ha rubato gioielli in ditta dopo 30 anni da dipendente, indagini partite dai compro oro: l'operaio era in crisi e chiede scusa

Foto di fantasia realizzata con intelligenza artificiale

Dallo zaino dell’operaio fermato all’uscita dal turno di lavoro sono spuntate fuori catenine d’oro prodotte nella ditta di cui è dipendente da 30 anni. All’inizio ha negato il furto, poi lo ha ammesso, quindi ha anche spiegato di essere caduto in tentazione spinto da difficoltà economiche.

Un cinquantenne cortonese è stato arrestato dai carabinieri ad Arezzo, in seguito ad una attività di indagine svolta dalla Stazione di Camucia e iniziata dai controlli nei negozi di compro oro. Sviluppando informazioni provenienti dal territorio, i militari dell’Arma hanno focalizzato l’attenzione sull’uomo e sull’impresa per la quale opera. Così ne hanno seguito i movimenti, monitorandolo, fino al controllo al termine dell’orario lavorativo.

Pare che il metal detector non fosse entrato in funzione al passaggio del dipendente, ma si è proceduto lo stesso alla perquisizione che ha dato esito positivo. Gli inquirenti riferiscono che l’oro lavorato trovato nella borsa dell’operaio avrebbe un valore di 3 mila euro. Per questo episodio ieri mattina l’arresto è stato convalidato, con direttissima fissata a marzo. Difeso dall’avvocato Paola Mugnai, il cinquantenne è stato rimesso in libertà con l’obbligo di firma in caserma. Ha chiesto scusa. Con l’azienda (assistita dall’avvocato Osvaldo Fratini) il rapporto di lavoro inevitabilmente si ferma essendo venuta meno la fiducia, ma tra le parti si lavora per definire un accordo con la riparazione del danno economico causato all’azienda, in modo da poter chiudere la questione anche con il ritiro della querela.

Intanto i carabinieri stanno svolgendo approfondite indagini per fare luce su altri ammanchi di metallo prezioso lavorato che si sarebbero verificati. Ci sarebbero delle ammissioni da parte del lavoratore. Si scandaglia un arco di tempo che va dal 2022 in poi. L’attività era partita da compratori di oro dove è balzato agli occhi il fatto che i prodotti consegnati erano specifiche produzioni di una ditta del distretto aretino, destinati al mercato Usa. L’altissimo valore del grammo - ieri 85,15 euro - è tale da far girare la testa. L’uomo avrebbe approfittato del suo ruolo nell’azienda - che ha una ventina di addetti - riuscendo a escogitare un sistema di movimenti e nascondigli per uscire portandosi via i gioielli: il bilancio familiare era in crisi.

Fermato all’uscita dopo il turno di lavoro con gioielli nello zaino, altri ammanchi precedenti.

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