Arezzo
Un mezzo della Croce Bianca di Rigutino
La Croce Bianca di Rigutino ha fatto crac. Fallita. O come si dice oggi in liquidazione giudiziale. Ma è la stessa cosa: significa che i debiti erano troppo alti, impossibili da onorare, così il tribunale di Arezzo ha staccato la spina. Cala il sipario su una società insolvente che per lunghi anni ha operato nell'emergenza e nel sociale. Triste epilogo di una storia fatta di quotidiano impegno, dedizione, solidarietà, ma poi entrata nel binario del dissesto.
Per recuperare i denari da girare ai creditori, saranno messi in vendita i beni, la sede e le ambulanze. Il curatore incaricato dal giudice è il valdarnese Paolo Billi. Si parla di uno sbilancio di circa 200 mila euro, ma a ieri la lettura esatta del buco non era chiara a nessuno per lacune, pare, nella contabilità.
Fissata per maggio l'udienza che serve per definire lo stato passivo, con le spettanze dei singoli creditori. Dopo momenti di gloria e di grande attività, nel contesto sociale della popolosa frazione e nella rete dei servizi territoriali Asl, la Croce Bianca di Rigutino ha cominciato a perdere colpi. Problemi esterni ci saranno anche stati, ma la gestione dell'associazione, a quanto pare, ci ha messo del suo. Tanto che la procura nel 2022 mise gli occhi su questa realtà con blitz della finanza, perquisizione e accertamenti.
L'ex presidente Pier Luigi Faltoni, accusato di peculato, ha patteggiato la pena sotto i 2 anni. Una sentenza, però, al vaglio della Cassazione su aspetti di legittimità sollevati dalla procura generale. La notizia del fallimento della Croce Bianca ha suscitato amarezza e anche rabbia. Una risorsa che il paese aveva e che è stata dispersa.
La comunità rigutinese in più modi negli anni scorsi si è prodigata perché venissero superati i momenti difficili da parte dell'associazione. Ad esempio la stessa Unione polisportiva Policiano, ricorda il presidente Fabio Sinatti, nel corso del tempo con varie iniziative ha donato 20 mila euro all'organizzazione di volontariato. Suo fratello, Moreno Sinatti, animato da grande generosità e altruismo, nell'ultimo periodo ha raccolto la pesante eredità della Croce Bianca di Rigutino cercando di trovare una via di uscita. Si è trovato con il cerino in mano al momento del fallimento.
Al curatore Billi spetta ora il compito di pilotare la fase fallimentare, lumeggiando i passaggi che l'hanno generata e i margini per soddisfare fornitori e creditori rimasti all'asciutto e che ora devono attendere la vendita di qualche ambulanza o altro. Prima di tutto andrà fatta una accurata ricognizione del patrimonio.
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