"Atti sessuali su figlia di 3 anni nella piscina di gomma": l'accusa cade, padre assolto. Ma condannato per pedopornografia

È finito a processo per atti sessuali sulla figlioletta di 3 anni e per il possesso di una rilevante quantità di materiale pedopornografico: un uomo di Cortona, quarantenne, è stato assolto per il primo gravissimo capo d'accusa e condannato invece a 2 anni e 6 mesi per il secondo. La vicenda è ambientata in ambito familiare e la denuncia che ha fatto scattare le indagini è stata della compagna. Fatti che risalgono al 2021 e 2022.

Una vicenda delicatissima, che è stata affrontata nel dibattimento celebrato dinanzi al tribunale di Arezzo con presidente Annamaria Loprete. Il pubblico ministero Francesca Eva, ha chiesto 5 anni di reclusione per l'imputato, ritenendolo colpevole anche di presunti giochi erotici con la bimba mentre entrambi si trovavano nudi in acqua dentro ad una piscina di gomma a fare il bagno in giardino. A documentare il fatto, un video girato dalla madre, una sequenza che però, evidentemente, per le condotte dell'uomo (si toccava) non ha integrato il reato della violenza sessuale.

Saranno comunque le motivazioni dei giudici, entro 90 giorni, a spiegare nel dettaglio come si è arrivati al verdetto. Nel processo - al quale era presente anche la parte civile con l'avvocato Cristina Moschini - il quarantenne era difeso dagli avvocati Niki Rappuoli e Marco Cocchi, che si riservano di impugnare il verdetto in appello. Oltre alle immagini del bagnetto incriminato, dopo la visione casuale di foto e video nel pc acceso del compagno, ci fu una perquisizione che portò alla luce un quantitativo di immagini ritenute di carattere pornografico con minori coinvolti.

Dopo alcune udienze e perizie, ieri si è arrivati all'atto finale con la requisitoria del pm Eva, le arringhe della parte civile e delle difese. L'imputato si dichiara estraneo ai fatti.

L.S.