Arezzo
Via Buozzi luogo della tragedia
Non aveva ancora compiuto 55 anni Alessandro Guerra, l'operaio morto sul lavoro ad Arezzo in un cantiere del Comune per lavori ad un muro di contenimento. Lascia la moglie e due figli. Il lavoratore stava svolgendo le opere edili quando è caduto da un mezzo meccanico. L'uomo, di Verghereto (Forlì Cesena), ha riportato lesioni alla testa risultate fatali. Nessuno ha assistito direttamente all'incidente avvenuto nella zona del cimitero cittadino, in via Bruno Buozzi.
"Un uomo perbene, tutto lavoro e famiglia" dice il sindaco di Verghereto, 1700 abitanti, dove la notizia è arrivata come un fulmine provocando sgomento e incredulità. Enrico Salvi esprime il cordoglio di tutta la comunità. Guerra, originario e residente a Verghereto lavorava per la ditta Edilbalze, della zona, azienda strutturata e seria con esperienza in lavori di edilizia e stradali.
L'appalto per i lavori da circa 92 mila euro è stato assegnato dal comune di Arezzo per mettere in sicurezza il muro tra il marciapiede e un'area privata. Per il lavoratore non c'è stato nulla da fare, sembra che stesse scendendo dal piano stradale al livello sottostante e sia accaduto qualcosa per cui è finito rovinosamente a terra urtando il capo e forse lo stesso mezzo.
Ora si dovrà capire nel dettaglio cosa è successo e se tutte le misure di sicurezza e prevenzione erano state adottate. Si dovrà accertare cosa ha determinato la caduta, se l'operaio aveva seguito tutte le procedure previste nei luoghi di lavoro di questo tipo.
Intanto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e l'amministrazione comunale hanno espresso "il più profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell'operaio che ha perso la vita nel tragico incidente sul lavoro avvenuto questa mattina in un cantiere di via Bruno Buozzi. In attesa di conoscere l'esatta dinamica dell'incidente, sulla quale sono in corso gli accertamenti delle autorità competenti, l'amministrazione comunale si impegna a seguire da vicino gli sviluppi della situazione."
Si susseguono le prese di posizione successive alla tragedia.
“Ogni volta si rinnova il dolore indicibile per una vita persa nello svolgimento del proprio lavoro”. Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli, commenta la tragica notizia della morte di un operaio di 55 anni, vittima questa mattina di un incidente avvenuto in un cantiere edile nel centro di Arezzo durante lavori per il restauro di una caa.”
“Questo è il momento del dolore e del cordoglio per vittima e per tutti i suoi familiari a cui voglio esprimere tutta la mia solidarietà. Ogni volta, di fronte a questi drammi umani, ribadiamo lo sconcerto di fronte alla vicenda umana di un lavoratore uscito di casa per andare a fare il proprio dovere e mai più tornato. Al dolore si aggiunge la rabbia. Quello della sicurezza sul lavoro deve essere un impegno prioritario per tutti noi, da tenere sempre in alto nell’agenda delle istituzioni e del mondo del lavoro. In Toscana, negli anni sono state assunte tante iniziative in questa direzione, ma purtroppo fatti come questo ci dicono che la cultura della sicurezza sul lavoro può essere consolidata solo con l’impegno quotidiano di tutti, affinchè non vi siano più famiglie costrette a piangere i loro cari”.
Marco Casucci (Lega) consigliere regionale: "Desidero esprimere le mie più sentite condoglianze ai familiari del lavoratore morto quest’oggi in un cantiere edile ad Arezzo.” “Purtroppo, anche in Toscana, si ripetono con insopportabile frequenza questi lutti-prosegue il Consigliere.” “E’ intollerabile che una persona esca di casa la mattina per recarsi sul posto di lavoro e non torni più a casa, perché vittima di un mortale incidente-precisa l’esponente leghista.” “E’, quindi, doveroso ed urgente che tutte le Istituzioni facciano fronte comune per debellare questa vera e propria piaga sociale-conclude il rappresentante della Lega.”
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