Arezzo
Il re delle truffe continua a far parlare di sé. Roberto Meocci, professionista del raggiro, attualmente in carcere, ha ottenuto una significativa riduzione di 5 anni sulla condanna da scontare. A conti fatti, il fine pena per lui arriverà nel 2030 e non più nel 2035.
E considerando il meccanismo previsto in caso di buona condotta, le porte del carcere potrebbero aprirsi a fine 2028. Un bello scivolo, quello ottenuto dall'avvocato Fabio Andreucci in appello: su sua richiesta, i giudici hanno riconosciuto la continuazione dei vari reati collezionati nella sua carriera di truffatore, ed è pertanto scattato il taglio dei 5 anni. Ma non è tutto, perché il 20 marzo è in programma un'udienza del tribunale di sorveglianza che potrebbe accordare al genio degli imbrogli gli arresti domiciliari per le sue condizioni di salute. Il detenuto, hanno rappresentato gli avvocati Fabio Andreucci e Francesco Cherubini, soffre effettivamente di patologie che richiederebbero, si sostiene nell'istanza, una misura alternativa a quella in cella. Vedremo quale sarà la decisione.
E pensare che proprio sullo stato di salute di Meocci si è aperto ieri in tribunale ad Arezzo - lui assente - il processo che lo vede accusato per aver presentato - sostiene l'accusa - certificati medici falsificati ad hoc con i quali riusciva a far rinviare le udienze perché risultava malato. I carabinieri hanno indagato su quella produzione di documenti e la procura ha ottenuto il rinvio a giudizio per falso documentale e falso per induzione, oltre che frode processuale. Avrebbe ingannato anche la stessa giustizia. Roba che, in caso di condanna, può far cambiare di nuovo il conto da saldare.
Nella sua carriera, spacciandosi spesso come avvocato appartenente alla famiglia Menarini, nato a Sinalunga e residente ad Arezzo, ha truffato un'ampia schiera di persone, anche di calibro, presentandosi con Bentley bianca, autista, abiti costosissimi, linguaggio forbito. Proponeva affari di ogni tipo, promettendo facili guadagni, poi spariva dopo essersi fatto versare soldi sui conti a lui riconducibili.
Mente fervida, capacità effettivamente non comuni, Roberto Meocci - classe 1966 - è anche oggetto di interesse per la produzione di una fiction che non mancherebbe di suscitare interesse per la trama rocambolesca con storie mozzafiato.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy