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Arezzo

Vigili del fuoco morti per lo stesso tumore, l'ora della verità: scatta lo studio medico scientifico dopo l'appello delle famiglie

Greta Settimelli

13 Marzo 2025, 05:31

I familiari dei vigili morti

I familiari dei vigili morti ricevuti dal comandante

Non speravamo di raggiungere un risultato del genere dopo appena nove giorni. Siamo contenti e ora vediamo che cosa succederà. Ci affidiamo alle mani degli esperti che dovranno avviare tutti i loro studi. Questa accoglienza da parte del comandante non era scontata abbiamo ricevuto molta solidarietà”.

Matteo Ralli, figlio di Antonio Ralli, ha incontrato ieri insieme alla madre e ai familiari di Mario Marraghini e Maurizio Ponti il comandante dei Vigili del Fuoco di Arezzo Fabrizio Baglioni.

Era un dovere per me, ma anche un piacere per poterli conoscere - ha detto il comandante - ascoltare le loro emozioni e le loro volontà”.

L'incontro, la data era già stata stabilita, arriva all'indomani di una notizia per i familiari dei tre vigli del fuoco, molto importante. L'amministrazione centrale ha deciso di dare il via ad uno screening per capire se ci sia correlazione tra lavoro e malattia. I tre vigili del fuoco, Mario Marraghini, Maurizio Ponti e Antonio Ralli hanno lavorato al comando di Arezzo, una volta in pensione sono morti tutti e tre, nell'arco di un anno e mezzo, dello stesso tumore cerebrale.

Un glioblastoma, raro e particolarmente aggressivo. C'è poi un quarto caso, segnalato dall'Umbria: Roberto Parlascino, di Spoleto, morto a 58 anni nel 2023. Per un periodo di tempo aveva lavorato al distaccamento di Bibbiena.

Il dubbio delle famiglie è legato all'esposizione alle particelle di Pfas, che potrebbero essere contenute negli equipaggiamenti e nelle schiume. La notizia ha ben presto travalicato i confini provinciali e nelle scorse ore è arrivato l'annuncio da parte del Ministero.

“Con riferimento alla notizia di quattro casi di decesso del personale dei vigili del fuoco, già in servizio nel Comando di Arezzo, avvenuti nel periodo ottobre 2022 - dicembre 2023 per glioblastoma (neoplasia cerebrale) - si legge nella nota - si evidenzia che il caso è seguito con la massima attenzione da questo Dipartimento, che è in continuo contatto sul tema anche con le organizzazioni sindacali. Per approfondire dal punto vista scientifico la possibile correlazione tra i vigili del fuoco e l'esposizione a Pfas, la Direzione regionale VVF dell'Emilia Romagna sottoscriverà un accordo attuativo con l'Università di Bologna per sottoporre 300 unità di personale che espleta funzioni operative nella regione Emilia Romagna ad esami clinici, su base volontaria, i cui risultati saranno resi in forma anonima. La ricerca consentirà di confrontare i risultati ottenuti con quelli più recenti riportati in letteratura. Tale accordo, inoltre, sarà esteso anche alle altre regioni del territorio nazionale e, in primis, a quello del Comando di Arezzo”.

E' stato infatti il comandante al termine dell'incontro con le famiglie a specificare cosa avverrà, nello specifico anche all'interno del comando aretino.

“La direzione centrale per la sanità ha commissionato alla direzione regionale Toscana e al comando provinciale di Arezzo dei vigili del fuoco - afferma il comandante - di poter effettuare dei rilievi ambientali sia in acqua che in aria per la ricerca di queste sostanze pericolose”.

Il comandante si è poi soffermato sul clima che si respira in caserma, dopo la notizia.

“Parlandone con i colleghi c'è il rammarico per chi non c'è più - afferma il comandante - ma anche una sorta di preoccupazione per capire se ci sono ancora dei rischi nei confronti dei quali però l'amministrazione già qualche anno fa aveva preso delle misure vietando l'uso dei liquidi schiumogeni che contenessero specifiche sostanze pericolose”.

L'obiettivo dei familiari, infatti, lo ribadiscono, è proprio quello di evitare tragedie come quelle che loro hanno vissuto.

Non vogliamovisibilitàdenaro - precisa ancora Matteo Ralli - lo facciamo per i Vigili del fuoco che ribadiamo solo la nostra seconda famiglia. Noi siamo cresciuti qui (indicando la caserma aretina ndr) e abbiamo dei ricordi bellissimi qui dentro. Lo facciamo per tutte le persone che sono qui dentro e in tutta l'Italia”.

Si registra la dichiarazione di Andrea Bindi, segretario provinciale Conapo Arezzo: "Apprendiamo con soddisfazione l'apertura dimostrata da parte del nostro Comando e dell'amministrazione centrale in queste ore. A seguito del lavoro delle coraggiose famiglie dei nostri colleghi scomparsi e l'attenzione serrata da parte dei media”. Bindi prosegue: “Non si era mai vista tanta solerzia nell'affrontare un argomento così difficile e spinoso quanto necessario. Felicissimi di sapere che proprio Arezzo, con ovvie ragioni, sarà compreso nelle indagini avviate da parte dell'università di Bologna. Prontissimi come Conapo a collaborare a tutti i livelli, sia personale che sindacale. Questa è una questione che va oltre le sigle. È una questione morale. Umana."

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