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Arezzo

Cravatta con la Chimera, l'idea di Rupi realizzata dalla Brigata aretina degli amici dei monumenti

Luca Serafini

13 Marzo 2025, 05:48

Santori e la Chimera

Claudio Santori, la cravatta e la Chimera

La Chimera simbolo di Arezzo sulla cravatta. Iniziativa della Brigata aretina degli amici dei monumenti, tra nostalgia e appartenenza. Il bronzo etrusco è tornato a Firenze dopo essere stato ammirato fino al 2 marzo scorso da 40 mila visitatori nella mostra allestita per i 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari. Ora è di nuovo al Museo Archeologico nazionale di Firenze, città dove se la portò il Granduca. In attesa della prossima volta ad Arezzo, la Brigata ha concretizzato l'omaggio. “La cravatta con la Chimera è l'ultima trovata uscita dal cilindro del compianto Nanni Rupi che amava così tanto la città”, dice il professor Claudio Santori, riconfermato presidente del sodalizio aretino che si adopera per valorizzare il patrimonio culturale e artistico del territorio.

Sì, l'idea portata avanti in collaborazione con la Brigata, fu proprio dell'architetto Giovanni Rupi, aretino eclettico con molteplici interessi scomparso a 72 anni lo scorso giugno. Chi ne volesse una, può rivolgersi direttamente a Santori. Il quale, a proposito del bronzo, dice: “Esprime aretinità, ci appartiene, ma ci vorrebbe una legge dello Stato per tenere la Chimera ad Arezzo, reca il numero 1 della collezione medicea, non ha facoltà per spostarla né il direttore del museo né il governatore della Toscana”. E aggiunge: “Come Brigata siamo, piuttosto, per esposizioni ad Arezzo più ravvicinate nel tempo, ci auspichiamo a cadenze regolari”.

A proposito di Brigata, il 3 marzo a San Polo si è riunito il consiglio uscito dalle elezioni del 16 febbraio scorso. All'unanimità è stato confermato presidente Claudio Santori; vice presidente Remo Chiarini; segretario Enrico Rossi; vice segretario Alberto Trippi; cassiere, tesoriere e bibliotecario don Natale. Consiglieri con incarichi speciali sono Olimpia Bruni, Caterina Romano e Pierangelo Mazzeschi.

Nel corso del 2024 la Brigata ha portato avanti il Bollettino con qualificati interventi di approfondimento culturale. Tra gli eventi, di rilievo quello con l'Ordine dei medici su Andrea Cesalpino, incentrato sul contributo fondamentale del medico e anatomista nella descrizione della circolazione del sangue.

E per il 2025? La Brigata propone una iniziativa per dare visibilità alla figura di Francesco Petrarca rimasto in ombra lo scorso anno, 650° della morte del poeta, a causa degli eventi vasariani. “Una manifestazione commemorativa dell'incontro avvenuto a Olmo nel 1350 tra Francesco Petrarca, che proveniente da Roma, volle rivedere la sua casa natale, e i maggiorenti aretini che gli andarono incontro”, annuncia Santori. “L'evento è stato eternato dal pittore fiorentino Angelo Sarri nel bellissimo sipario del Teatro Petrarca. Sarà organizzato uno spettacolo con musica e recitazione di brani poetici ed epistolari”.

Quanto appunto all'anno vasariano, la Brigata ha contribuito con tre letture Vasariane che si sono tenute sia nella Biblioteca Antica del Seminario per i soci che nella Casa Museo Ivan Bruschi per la cittadinanza. “Sono state lette l'autobiografia del Vasari e le vite di Leonardo da Vinci e di Piero della Francesca da me “tradotte” in italiano corrente” aggiunge il presidente “con la contestuale visione delle opere citate a cura e con la regia della socia Caterina Romano che sentitamente ringrazio”.

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