Arezzo
Questa mattina ha avuto inizio ad Arezzo il processo contro Sandro Mugnai, artigiano aretino accusato di omicidio volontario per l'uccisione del vicino Gezim Dodoli, 59 anni. L'episodio si è verificato nella frazione di San Polo, comune di Arezzo, durante la notte dell'Epifania del 2023, quando Dodoli stava demolendo con una ruspa l'abitazione di Mugnai. Il giudizio è affidato alla Corte d'Assise, guidata dal giudice Anna Maria Loprete, affiancata da Michele Margheri, e composta da sei giurati popolari. L'udienza odierna è stata di natura prevalentemente tecnica, caratterizzata dalla presentazione di lunghe liste di testimoni, che entrambe le parti hanno sottoposto all'attenzione della Corte. Tra i testimoni figurano familiari e compaesani presenti quella notte, oltre agli investigatori dei carabinieri e ai periti dei Ris di Parma. Inoltre, saranno ascoltati i consulenti tecnici delle parti, tra cui l'ingegner Fabio Canè, incaricato dalla procura di valutare la stabilità dell'edificio coinvolto. Assente in aula, oggi, Sandro Mugnai rischia una condanna fino a 21 anni di reclusione, qualora venisse ritenuto colpevole. La difesa sostiene che l'imputato avrebbe agito per proteggere se stesso e la propria famiglia. D’altro canto, le parti civili affermano che Mugnai avrebbe aperto il fuoco prima che Dodoli attaccasse l’abitazione con la ruspa, e richiedono la trascrizione della telefonata effettuata al 112 la notte del delitto. La prossima udienza è stata programmata per l'8 aprile, in occasione della quale verranno ascoltati i testimoni dell'accusa.
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