Razzia di gioielli sventata, l'orafo titolare della ditta: "Salvati dal sistema di allarme"

Ladri a bocca asciutta alla Kamila Gioielli srl di via del Gavardello ad Arezzo. Troppo pochi domenica sera i secondi a disposizione della banda di malviventi per poter trafugare oggetti preziosi o metallo della ditta. “Il sistema d'allarme ci ha salvati” dicono i titolari della ditta che produce oreficeria. “Sono riusciti ad entrare, ma non hanno avuto il tempo di rubare e all'esterno della cassaforte, sopra i banchi di lavoro, non c'era nulla”. Immediato l'arrivo della guardia giurata di Sicuritalia e dello stesso proprietario. I malviventi erano fuggiti a bocca asciutta, ripresi dalle telecamere nella loro tenuta da lavoro: mascherati. Indagini dei carabinieri.

Il sistema anti intrusione di Sicuritalia è scattato alle 22.30. L'incursione era stata progettata bene. Ma il “grande fratello” della vigilanza privata ha spiato i predatori d'oro. Il piano prevedeva di spostare verso il basso le telecamere del sistema di videosorveglianza poste all'esterno della struttura, in modo da evitare di essere ripresi, quindi hanno tentato di sradicare un sensore di sicurezza. Quindi si sono introdotti nel perimetro aziendale e dalla tettoia hanno sfondato una finestra, lasciando danni alla struttura.

Nonostante la manomissione, i movimenti sono stati recepiti dalla centrale operativa Sicuritalia che ha provveduto ad inviare all'istante diverse pattuglie di guardie giurate, contattando il responsabile dell'azienda e continuando a sorvegliare la ditta. Considerevole il danneggiamento, ma intatto il patrimonio di Kamila Gioielli srl. Nel distretto orafo aretino dopo la pioggia di colpi dei mesi scorsi c'è ancora da stare ad occhi ben aperti, ma rispetto allo sciagurato 2024 le armi dei ladri sembrano spuntate mentre la protezione degli orafi sembra essere più strutturata ed efficace.

I risultati ci sono, ma su questo campo mai cantare vittoria.