Arezzo
Tragedia in A1
C’era il dipendente di una ditta di distribuzione della provincia di Arezzo, con sede a Foiano della Chiana, alla guida dell’autoarticolato che martedì mattina ha investito l’operaio Umberto Rosito, 37 anni, morto sul colpo mentre lavorava sull’A1 nei pressi di Orvieto. Il conducente del mezzo pesante, 34 anni, di origini tunisine, residente a Foiano, aveva appena effettuato una consegna in un supermercato di Orvieto e si era rimesso in viaggio. E’ risultato negativo ai test alcolemici e antidroga. Come da prassi sarà sottoposto ad ulteriori esami anche se non è escluso possa essersi tratto di un colpo di sonno. La Procura di Terni ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.
Mentre si terranno domani alle 15, nella chiesa parrocchiale di Sferracavallo, i funerali di Umberto Rosito. Il pm Raffaele Pesiri ha disposto ieri il rilascio della salma e la restituzione ai familiari per dare seguito alle esequie, non ritenendo necessario ricorrere all’esame autoptico sul corpo del giovane uomo. La salma sarà esposta da stamani alle 10.30 alla camera mortuaria dell’ospedale Santa Maria della Stella. Originario di Corato, in provincia di Bari, ma da anni residente a Orvieto, dove viveva con la moglie e la figlia di 3 anni, Umberto Rosito era impiegato come operaio presso un’azienda locale specializzata nella realizzazione e manutenzione delle strade. Insieme ai colleghi aveva appena iniziato a stendere la segnaletica per un cantiere, regolarmente segnalato.
Gli agenti della sottosezione della polizia stradale di Orvieto, coordinati dal comandante Massimiliano Bolli, sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica. Da appurare le ore di guida alle spalle dell’uomo al volante dell’autoarticolato, il tracciato e la velocità del mezzo pesante che trasportava alimenti. Sotto sequestro la scatola nera. L’incidente si è verificato il 25 marzo quando non erano ancora le 8 all’altezza del chilometro 446 dell’A1, in direzione nord, a quattro chilometri dal casello di Orvieto. Il 34enne che era al volante, resosi conto dell’accaduto, ha subito fermato il mezzo ed è sceso. In stato di shock.
Ogni tentativo di soccorso dell’operaio investito si è subito rivelato vano.
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