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Arezzo

Sono venuti da cento Paesi del mondo per la fiera dell'oro: ecco da dove. Edizione conclusa tra spiragli e prudenza

Alessandro Cherubini

14 Maggio 2025, 17:17

Oroarezzo

Oroarezzo

Tra spiragli e prudenza. La 44ª edizione di Oroarezzo si è conclusa con una partecipazione complessiva che rispecchia quella dell'anno precedente presso il polo espositivo di Arezzo Fiere e Congressi. Organizzata da Italian Exhibition Group, la manifestazione ha registrato un incremento del 9% delle presenze internazionali. In un contesto di incertezza riguardo alle barriere doganali verso gli Stati Uniti, secondo maggior mercato per l’export della gioielleria italiana e terzo per il distretto orafo aretino, Oroarezzo si conferma come un'importante piattaforma commerciale per il Made in Italy nel settore, vantando l'84% degli espositori di provenienza nazionale. La strategia vincente delineata da IEG ha previsto, in primo luogo, di concentrarsi sull'aumento selettivo delle presenze straniere, in collaborazione con l’Agenzia ICE e le associazioni di categoria, proprio in un periodo di instabilità internazionale. Inoltre, durante la fiera è stato dato particolare rilievo alla presentazione delle tecniche e delle tecnologie innovative che consentono di combinare design, creatività e un uso ottimale dei metalli preziosi.

MERCATI: AREE GEOGRAFICHE E NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS

Sono 100 i Paesi di provenienza dei visitatori. Tra le aree geografiche estere, l’Europa rappresenta il 40% della visitazione complessiva, seguita dal Medio Oriente al 15%, leggero calo per la Turchia con il 6%, il Nord America al 10% e l’America del Sud al 7%; il Far East si assesta al 7%, l’Asia al 5%, e l’Africa con l’11%. Nel dettaglio, i Paesi più rappresentati sono per il Far East la Corea del Sud, Singapore e Giappone; stabile la Cina. Per l’Europa: Polonia, Austria, Bulgaria e Croazia; con la new entry della Lituania e Georgia. Per il Nord America, USA e la crescita del Messico. In Sud America la crescita dell’Argentina. Per l’Africa, l’exploit della Nigeria e poi le new entry Ghana e Congo. Circa 400 i buyer ospitati grazie alla partnership con Agenzia ICE e Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, provenienti da 60 Paesi.

 

QUATTRO GIORNATE DI EVENTI, TRA BUSINESS E CULTURA

Undici gli eventi, che hanno accompagnato la business community di Oroarezzo: dagli scenari economici curati da Intesa Sanpaolo per Club degli Orafi Italia, all’Ufficio studi nazionale di Confartigianato, passando per la survey condotta sulle imprese dell’accessorio moda in metallo curata da AFEMO e Leather & Luxury, ai mercati esteri presidiati dall’Agenzia ICE in Europa e nell’estremo Oriente. Infine, il coinvolgimento della Città: con la serata dedicata alla lirica, in collaborazione con Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo e Federorafi Confindustria che ha portato gli ospiti esteri della manifestazione al Teatro Petrarca per il “Gianni Schicchi” di Puccini. Il made in Italy, ha visto riconoscere tutta la sua creatività con il concorso Première, ispirato dall’art director Beppe Angiolini con 58 aziende partecipanti.

 IEG dà appuntamento alla community per il V Summit del Gioiello italiano che si terrà ad Arezzo a dicembre 2025. La Jewellery Agenda IEG prosegue con SIJE dal 10 al 13 luglio a Singapore e dal 5 al 9 settembre con Vicenzaoro September, preceduta dalla novità del The Vicenza Symposium dal 2 al 4 settembre.

 

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