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Arezzo

Contro le torri di via Tiziano raccolte 1.022 firme. I cittadini al Comune: "Mantenere l'area verde"

La protesta contro la variante urbanistica per una lottizzazione nel quartiere Giotto

Luca Serafini

10 Giugno 2025, 06:54

Lottizzazione via Tiziano

La previsione dei due edifici residenziali

Le firme, 1.022, sono state consegnate in Comune nei giorni scorsi per chiedere lo stop alla variante urbanistica che apre la strada alla costruzione di due torri residenziali in via Tiziano ad Arezzo. I residenti del quartiere Giotto contrari alla lottizzazione sono stati di parola: nel giro di poche settimane hanno dato vita ad una mobilitazione che con la spinta della petizione popolare va in pressing su palazzo Cavallo.

Intento dell'amministrazione comunale, come emerse nel primo articolo di aprile sul tema pubblicato dal Corriere di Arezzo, è quello di ricucire un pezzo di città “vuoto”, in linea con le costruzioni esistenti e in accoglimento di una iniziativa privata. Prospettiva, questa, che non coincide con le idee di molti aretini che vivono nella zona, propensi sì alla sistemazione della superficie verde in abbandono, ma pronti ad alzare le barricate per scongiurare i due edifici di 8 piani. La questione arriverà in consiglio comunale, non in questo mese di giugno, probabilmente a luglio, per la prosecuzione dell'iter dopo che la giunta comunale ha dato avvio alla possibile trasformazione dell'area, da verde a residenziale. Un cambiamento che necessita, appunto, di una variante agli strumenti urbanistici in vigore, con il percorso di legge da compiere in Regione, attraverso i confronti pubblici, con il dibattito consiliare e offrendo spazio alle osservazioni dei cittadini. Prima che la pratica prenda corpo, il comitato ha subito fatto sentire la sua voce.

La petizione per il mantenimento dell'area a verde pubblico è rivolta al sindaco del Comune di Arezzo, ma per conoscenza è giunta sui tavoli del presidente della Regione Toscana, presidente della Provincia di Arezzo, presidente del consiglio comunale di Arezzo e ai capigruppo consiliari che alla fine dovranno esprimersi (dopo il parete consultivo della Cat, commissione assetto del territorio).

La variante urbanistica al piano strutturale e al piano operativo è stata approvata l'8 aprile e recepisce l'istanza del novembre 2024 volta a realizzare la lottizzazione di un comparto edificabile in via Tiziano. Soggetto privato proponente è la Polo Costruzioni s.r.l.

Il terreno è in parte della società stessa e in parte del Comune di Arezzo. “I cittadini del quartiere interessato, e non solo, esprimono al riguardo netta contrarietà alla conversione di detta area dall'attuale destinazione a parco e verde urbano (attribuita dal piano operativo approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 195 del recente 30 Settembre 2021) ad area edificabile” si legge nella petizione. E ancora: “L'area, evidentemente lasciata da tempo all'incuria e in relazione alla quale l'amministrazione comunale avrebbe dovuto imporre al proprietario quanto meno il taglio dell'erba, è stata oggetto del recente abbattimento di tutta l'alberatura presente facendo presagire una fruizione a parcheggio e verde pubblico”.

Il disco verde alla edificabilità prevista dal privato, per i 1.022 firmatari della petizione “andrebbe ulteriormente a cementificare una zona già fortemente antropizzata come, del resto, affermato dalla stessa giunta che parla di “completamento del tessuto edilizio” senza peraltro risolvere la carenza di zone adibite a parcheggio le quali, al contrario, verrebbero ulteriormente gravate da altre presenze stazionarie di automobili, riducendo oltre tutto la permeabilità del suolo e aumentando la pericolosità idraulica”.

Quella prospettata, infine, viene definita come una operazione che consuma suolo e va contro la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio territoriale.

I residenti costituiti in comitato si pongono come interpreti di un diffuso dissenso e non molleranno la presa.

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