IL CASO
A Saione divieto di ingresso dei cani
Ha chiesto alla signora con il cane di uscire dalla chiesa durante la messa di un funerale. E la signora se n’è andata. Ma a qualcuno dei presenti non gli è stato bene il gesto del parroco di Saione - chiesa di San Francesco Stigmatizzato - e ha chiamato la nostra redazione per raccontare il fatto. “E’ una cosa inaudita – ha detto al telefono la signora Francesca – Stamani (ieri ndr) ho assistito ad un fatto incredibile”, inizia e racconta:
“Il parroco di Saione ha interrotto la messa, tra l’altro era la messa per un funerale per chiedere ad una signora, giovane con un cane di piccola taglia al guinzaglio, di uscire dalla chiesa. Era la prima volta che assistevo ad una cosa simile e mi sono meravigliata, oltre che arrabbiata. Ma perché i cani non possono entrare in chiesa? Lo fanno quando c’è la benedizione degli animali, perché allora, mi chiedo, non farlo sempre. Tanto che poi ho chiamato lo stesso parroco per dirgli che queste cose allontanano i fedeli dalle chiese.
Ma è possibile che succeda una cosa simile?“
La domanda a questo punto l’abbiamo rivolta allo stesso parroco di Saione, don Kzrysztof che, prima di rispondere, ci indica il cartello che si trova all’ingresso della chiesa di Saione. Di cartelli, tra l’altro alquanto evidenti, con sul simbolo di divieto ce ne sono due.
Uno che indica “vietato l’accesso ai cani”, appunto, e l’altro “vietato l’uso dei telefoni cellulari”. Accanto poi ce sono altri che indicano gli orari delle messe e gli appuntamenti della parrocchia. Sottolinea don Kzrysztof: “Confermo che ho chiesto alla signora di uscire dalla chiesa, primo perché c’è un cartello bello grande all’ingresso e poi, perché gli animali hanno comunque il loro giorno che è la benedizione degli animali, quando in chiesa invece ci possono venire”.
Prosegue ancora don Kzrysztof: “Tra l’altro i cani, non sanno farsi il segno della Croce”. E la vicenda fa venire in mente l’espressione che spesso veniva usata dai nostri vecchi “peggio di un cane in chiesa” per indicare una situazione estremamente sgradevole, imbarazzante o fuori luogo.
Ma che cosa dice il diritto canonico rispetto all’ingresso o meno dei cani in chiesa? Il diritto canonico non vieta esplicitamente l'ingresso dei cani in chiesa, né lo permette esplicitamente. La decisione spetta al parroco o al responsabile della chiesa, che può stabilire regole specifiche, come la conduzione al guinzaglio o la necessità di museruola, o vietare del tutto l'accesso. In generale, il buon senso e il rispetto per il luogo sacro dovrebbero guidare la decisione.
Quindi una decisione soggettiva, tanto che, per esempio, in cattedrale i cani possono entrare. Con tanto di cartello. In questo caso, invece nella chiesa di Saione, il cane è vietato “è una decisione che ho preso -ribadisce ancora il parroco - e penso che debba essere rispettata. Può piacere, oppure no ma questo è quanto, i cani non possono entrare. Hanno il loro giorno dedicato, così come tutti gli animali quando in chiesa ci possono venire”.
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