LA TRAGEDIA
I funerali di Alessio Rosadi
Il rombo delle moto si mischia alle sirene delle ambulanze per omaggiare il feretro di Alessio Rosadi. Ieri nella Chiesa di San Giovanni Battista di Pieve al Toppo, nel comune di Civitella in Val di Chiana, l’ultimo saluto al 38enne morto in uno scontro tra la sua moto e un’auto il 12 luglio lungo la Sr71. Per quanto accaduto è stata aperta un'inchiesta per omicidio stradale.
Alessio ha passato la propria vita al servizio degli altri. Prima in Misericordia, da qualche anno in Croce Rossa. Era un autista soccorritore. Umanità e dedizione i tratti che sono stati ricordati dal presidente della Croce Rossa di Arezzo Luca Gradassi durante la cerimonia.
“Eri sempre pronto a dare una mano e portare un sorriso anche nei momenti più pesanti – ha detto Gradassi - questo era il tuo superpotere”.
La sorella Ilaria ha affidato ad un amico della Misericordia di Arezzo la lettera con la quale ha detto addio al fratello. Per lei “un padre, un amico, un punto di riferimento, ma soprattutto il mio posto sicuro”. Tanta la commozione in chiesa da parte di tutti i presenti. Tra loro anche il sindaco di Civitella in Val di Chiana Andrea Tavarnesi. Oltre alla grande famiglia della Croce Rossa, anche la compagna di Alessio ne fa parte, presenti i colleghi della centrale 118 di Arezzo, tutte le pubbliche assistenze, Misericordia, Croce Bianca e il mondo della protezione civile con la Racchetta, il Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta) e la Vab (Vigilianza antincenti boschivi). Fuori dalla chiesa l'altra grande passione di Alessio, assieme alla caccia, la moto.
Un nutrito gruppo di motociclisti assieme alle ambulanze e ai mezzi della protezione civile, con la polizia municipale in testa che ha regolato il traffico, ha scortato il feretro di Alessio fino al cimitero di Badia al Pino, dove la salma è stata tumulata. Prima un saluto da parte del corteo di fronte all'abitazione di Alessio, a Pieve al Toppo. Come è stato ricordato la vita di Alessio è stata piena e al servizio di chi soffre. Uno dei sogni del 38enne era creare un centro di formazione per coloro che devono intervenire in scenari emergenziali. La speranza è che questo sogno un giorno diventi realtà.
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