IL CASO
Senza linea internet
I cittadini e le aziende di Santa Firmina e del Bagnoro sono pronti a costituire un comitato per chiedere il rimborso al gestore, perché da venti giorni sono senza linea internet. La causa, a sentire alcuni dei residenti, sta nel maltempo di inizio luglio che aveva causato danni. Il primo, come detto, alle linee internet. Ma nonostante i giorni siano passati, il problema non è stato risolto. In totale sono 147 le utenze coinvolte sia private che pubbliche. Per molti abitanti della zona non sono servite a nulla le numerose segnalazioni, oltre 200, rivolte al gestore per risolvere una situazione che causa disagi quotidiani ai cittadini e che si estende anche alle imprese. Le attività si ritrovano bloccate per adempiere agli obblighi di legge, come la fatturazione elettronica per vendite e forniture oppure per quanto riguarda i dati da inviare tramite il registratore di cassa. Da giorni cittadini e imprenditori hanno affrontato lunghe attese nel tentativo di contattare l’assistenza telefonica. In alcuni casi sono arrivate comunicazioni del ripristino del servizio che puntualmente sono state disattese. Confartigianato sta raccogliendo le segnalazioni che arrivano da alcune aziende per rilanciare la richiesta di un’azione immediata che consenta di riattivare la linea internet fissa.
“Per tutti gli artigiani che hanno segnalato questa situazione – dichiara Alessandra Papini segretario di Confartigianato Arezzo - ogni giorno che passa aumentano i disagi. Per poter tenere aperta un’attività, c’è bisogno di portare avanti la fatturazione elettronica, il registratore di cassa e altri servizi che necessitano della connessione internet fissa. Per ora le aziende stanno tamponando con l’uso dei dati internet degli smartphone, ma in alcuni casi è difficoltoso. Passati alcuni giorni se non si inviano i dati del registratore di cassa si rischiano multe ingenti. Per arginare tutto questo gli imprenditori sono costretti a chiamare servizi di assistenza che prolungano i tempi di erogazione dei servizi al cliente finale. Chiediamo - conclude Papini - che il gestore possa intervenire immediatamente, affinché si ristabilisca un normale funzionamento della connessione internet, indispensabile nel 2025 per tenere aperta un’impresa”. Altrimenti cittadini e imprese sono pronti a chiedere un ingente rimborso per i danni subìti.
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