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IL CASO

Botulino, come conservare i cibi e quali sono i campanelli di allarme. Il primario Danilo Tacconi: "Attenzione ai barattoli di conserve"

Greta Settimelli

12 Agosto 2025, 03:41

Il primario Danilo Tacconi

Il primario Danilo Tacconi

I casi di intossicazione da botulino in Calabria e Sardegna, spaventano. Tre persone sono morte e almeno venti sono state ricoverate, e sono stati ritirati dal commercio alcuni alimenti per precauzione. In Toscana e nell'Aretino non c'è alcun caso, ma la preoccupazione c’è. “Intanto - sottolinea il primario di Malattie infettive dell'ospedale San Donato Danilo Tacconi - parliamo di una patologia che per fortuna non è così frequente perché il sistema di sorveglianza riferisce che negli ultimi vent'anni sono poco più di mille i casi sospetti. Quelli confermati dal laboratorio dell'Istituto Superiore di Sanità, sono quasi la metà – afferma Tacconi - è ovvio che essendo una patologia legata in qualche modo all'alimentazione colpisce l'immaginario collettivo. Tutti potenzialmente potremmo andare incontro a questo pericolo”. Di fatto ci sono alcuni tipi di alimenti e soprattutto la loro conservazione da tenere sotto stretto controllo. “Soprattutto gli alimenti preparati in casa, conservati nei barattoli – prosegue Tacconi – se la loro conservazione non è corretta, al loro interno si può sviluppare un batterio che è appunto quello del botulino, che in certe condizioni particolari permette lo sviluppo di una tossina estremamente potente che provoca poi disturbi di tipo neurologico fino ad arrivare addirittura alla paralisi respiratoria”. Di poche settimane fa un decalogo diffuso dalla Asl Tse sulla conservazione dei cibi nel periodo estivo, ma il pericolo del botulino è tutto l'anno. E se un alimento ha cambiato colore o ha un odore strano? "Se si hanno dubbi non consumarlo mai – afferma Giorgio Briganti direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Asl Toscana sud est – cercare di capire le motivazioni della sua alterazione, magari accertandosi il corretto funzionamento del frigorifero."

Un concetto rimarcato anche da Tacconi parlando di pericolo botulino. “Se vediamo un alimento, magari contenuto in un barattolo, produrre delle bollicine o alterato nel colore non bisogna assaggiarlo per sentire se il sapore è cambiato – precisa Tacconi - anche perché questa (il botulino ndr) è una proliferazione che non crea grandi alterazioni del gusto del cibo e quindi assaggiarlo potrebbe essere molto rischioso”. Per il pericolo botulino non ci sono periodi dell'anno dove essere più o meno attenti. “Facciamo l'esempio delle verdure conservate nei barattoli che solitamente si preparano d'estate – conclude Tacconi – il consumo poi è durante tutto l'anno quindi si deve stare attenti sempre”.

Ci si può salvare da una intossicazione di botulino? “Esiste sicuramente la possibilità di somministrare un siero anti botulinico, ma è importante in questo caso una diagnosi molto rapida – afferma Tacconi – il siero effettivamente contribuisce, insieme alle cure intensive che vengono praticate in questi pazienti, a ridurre il rischio di mortalità che nei casi avuti in Italia è del 3%.”

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