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IL CASO

Gettano medicinali israeliani nel cestino, poi arrivano le scuse: "Gesto di pace"

Francesca Muzzi

21 Agosto 2025, 01:22

Dottoressa e infermiera

Le due protagoniste del video

“Lo abbiamo fatto per la pace. E’ stato solo un gesto simbolico. Chiediamo scusa a tutti”. Così la dottoressa Rita Segantini e l’infermiera Giulia Checcacci della Casa della Salute di Pratovecchio Stia spiegano il video circolato nel primo pomeriggio di ieri dove gettavano nel cestino delle scatole di medicinali di una casa farmaceutica israeliana. Nel video, girato dentro la Casa della Salute con indosso il camice bianco, si vedono le due donne che prima barrano qualcosa su una scatola e poi la gettano nel cestino. Immagini che hanno immediatamente scatenato la reazione sia social che politica. Poi, qualche ora dopo, la dottoressa Segantini e l’infermiera Checcacci sono apparse in un nuovo video. Sedute ad un tavolo con davanti le scatole che sono servite per il video. Scatole che non contenevano medicinali salvavita come qualcuno aveva detto, ma “salviette e integratori”. Rita e Giulia sono apparse costernate e hanno dichiarato: “Questo video è per chiedere scusa da parte nostra verso tutte le persone che si sono sentite offese dal nostro video e dai modi in cui è stato girato. In realtà questo video faceva parte di una campagna più ampia. I farmaci che sono stati ‘gettati’ in realtà sono qua. Sono campioni gratuiti non acquistati con i soldi pubblici”. Mostrano le scatole: “Questi sono integratori di sodio e potassio, che non li butteremo mai via, perché sappiamo che quello non è il corretto smaltimento e queste sono salviette”.

Ancora: “Quindi un gesto simbolico, un gesto rivolto alla pace, non ad altro. Non volevamo assolutamente offendere nessuno, coinvolgere l’azienda, coinvolgere i colleghi della Casa della Salute. Abbiamo finito il nostro lavoro all’incirca alle 16.30 con l’ultimo appuntamento e il video è stato girato un’ora dopo quando tutti i compiti erano stati assolti”. “Ci dispiace veramente tanto del fraintendimento che abbiamo creato e chiediamo scusa”.
La nota della Asl: “Relativamente al video diffuso sui social che mostra due persone all’interno della Casa di Comunità di Pratovecchio Stia mentre gettano scatole di medicinali, la Asl Toscana sud est precisa di essersi già attivata per ricostruire l’accaduto e si riserva di intraprendere ogni azione utile a tutela della propria immagine e del personale che, ogni giorno, opera con impegno, dedizione e correttezza. La Asl Tse sottolinea inoltre che le riprese effettuate all’interno di un ambiente aziendale non sono state in alcun modo autorizzate né condivise. Le persone riprese nel video sono un medico di medicina generale e un’infermiera dipendente di una cooperativa”.
Sulla vicenda le parole di Deborah Bergamini, deputata e vice segretaria nazionale di Forza Italia. “Al di là dell’intento simbolico del gesto -non sappiamo infatti se i farmaci siano stati effettivamente gettati - rileva la gravità dell’iniziativa, che presenta un chiaro messaggio di invito al boicottaggio verso Israele. Non si può neanche lontanamente pensare di compromettere la tutela della salute delle persone per smanie di attivismo ideologico da parte di chi, in quanto operatore sanitario, dovrebbe mettere la cura al di là e al di sopra di tutto. Ci auguriamo che l’Asl e le autorità preposte chiariscano l’accaduto e assumano provvedimenti esemplari perché in ballo c’è anche il valore della fiducia dei familiari dei pazienti verso chi dovrebbe assisterli nella malattia”.
Elisa Tozzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “Un gesto tanto folle quanto molto grave. Tra l'altro in una regione come la Toscana che ha visto (nei primi mesi del 2025) aumentare la spesa per i farmaci di oltre il 5% in un solo anno. Ovvero, circa 90 milioni di euro in più. Compromettere la vita e la salute dei propri pazienti per una campagna di boicottaggio contro Israele è semplicemente inaccettabile. Le battaglie ideologiche vengano combattute lontane da ospedali e ambulatori. Mi auguro vengano presi provvedimenti esemplari contro queste due persone che, evidentemente, rinnegano persino il giuramento di Ippocrate. L'assessore Bezzini e il governatore Giani non hanno nulla da dire a riguardo?”.

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