Processo
Episodio scabroso in palestra
“Mentre ero in palestra, quell’uomo mi fissava, mi sentivo osservato. Allora sono andato negli spogliatoi a fare la doccia. Lì quando ero nudo me lo sono trovato davanti e mi ha palpeggiato nelle parti intime”.
Nel processo per i presunti atti sessuali che ad Arezzo vede imputato un medico, alla Vela oggi, martedì 23 settembre, è stato il giorno del racconto del ragazzo, all’epoca dell’episodio 17enne. Il giovane aretino ha riferito al tribunale ciò che sarebbe avvenuto quel giorno del novembre 2024 nella palestra cittadina che frequentava. Tra i testimoni dell’accusa sono stati ascoltati il fratello, la mamma ed altri. Nella prossima udienza sarà la volta dei testimoni della parte civile e della difesa, quindi la sentenza: il 18 novembre. A pronunciarla sarà il presidente del tribunale sezione penale, Anna Maria Loprete. Pubblico ministero è la dottoressa Emanuela Greco. Il ragazzo che avrebbe subito la violenza, consistita nel toccamento, è parte civile con l’avvocato Tiberio Baroni. Il medico è difeso dagli avvocati Valentina Castellano e Fabrizio Castellano.
Il giovane e il medico 38enne erano entrambi presenti nell’aula di giustizia. Nel processo viene ricostruita la mattinata del 16 novembre in tutta la successione di momenti, dall’allenamento all’incontro negli spogliatoi, sotto le docce, con il contatto fisico al quale la corte dovrà dare l’esatta qualificazione, se un episodio fortuito e accidentale, oppure voluto, morboso, deliberato, e quindi da punire nei severi termini previsti dall’articolo di codice penale che condanna la violenza sessuale in tutte le gradazioni e sfumature, dai fatti più lievi ai peggiori.
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