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Il caso

Boati e paura, il ministero della difesa spiega cosa è successo in cielo: intervento militare con due eurofighter

Luca Serafini

09 Ottobre 2025, 17:52

Gli eurofighter

Gli eurofighter

Un pomeriggio di paura, preoccupazione e interrogativi. I due boati avvertiti nell'Aretino sono stati spiegati dal ministero della difesa con una nota che parla di "Difesa aerea" e nello specifico riferisce che si è trattato del "decollo immediato di due Eurofighter per intercettare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio". Sono partiti da Grosseto.

E' successo che i due caccia, durante il volo, hanno superato la barriera del suono, provocando il tipico “bang sonico” che è stato percepito a terra in alcune aree del Centro Nord Italia. Tra queste la zona di Castiglion Fibocchi, Indicatore, Laterina, Giovi, in Casentino, quindi in Romagna. Gente per strada, tante telefonate ai vigili del fuoco.

"Nel primo pomeriggio di oggi, due caccia F-2000 Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo della NATO, sono decollati per intercettare e verificare l’identità di un velivolo civile, un Cessna 425 decollato da Sarajevo e diretto a Basilea, che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo, facendo così scattare la procedura di decollo immediato - in gergo tecnico “scramble”." Questo riporta la nota ufficiale del ministero.

"I due caccia intercettori dell’Aeronautica Militare, sotto la guida dei controllori della Difesa Aerea dell’11° Gruppo D.A.M.I. del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico", riporta la nota "sono decollati rapidamente per raggiungere il velivolo ed accertare che non ci fossero emergenze in atto né minacce alla sicurezza dello spazio aereo. Per far sì che i velivoli potessero raggiungere il più rapidamente possibile il velivolo civile, il Combined Air Operation Centre (CAOC) di Torrejon ha autorizzato il volo supersonico dei caccia intercettori che hanno superato la barriera del suono provocando il tipico bang sonico che si è percepito a terra in alcune aree del Centro Nord Italia. Prima dell’identificazione visiva da parte dei due caccia, il Cessna ha ripristinato i contatti con gli enti del traffico aereo sloveno, facendo terminare l’emergenza e proseguendo poi regolarmente con il piano di volo programmato."

"L’Aeronautica Militare assicura senza soluzione di continuità la sorveglianza dello spazio aereo nazionale. Il sistema di Difesa Aerea nei confronti della minaccia militare, fin dal tempo di pace, è sotto il controllo della NATO che tramite il Combined Air Operation Centre (CAOC) di Torrejon (Spagna), effettua la sorveglianza dello spazio aereo a sud delle Alpi, dalle isole Canarie alla Turchia e dalle isole Azzorre alla Romania.

Il servizio è garantito – per la parte sorveglianza, identificazione e controllo – dall’11° Gruppo Difesa Aerea Missilistica Integrata (DAMI) di Poggio Renatico (Fe) e dal 22° Gruppo Radar di Licola (Na), mentre l’intervento in volo è assicurato da 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani Birgi e 51° Stormo di Istrana nonché dal 32° Stormo di Amendola con velivoli F-35 del e del 32° Stormo."

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