Trasporti
Matteo Galli, presidente del comitato Sava
Un gesto simbolico ma dal forte significato politico quello del comitato Sava (Stazione alta velocità Arezzo), che ha deciso di bruciare pubblicamente la petizione per la stazione di Rigutino, sottoscritta da oltre 8.500 cittadini. Un atto di protesta, quello messo in atto martedì 14 ottobre, contro l’atteggiamento del Governo e, in particolare, del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che ha confermato Creti come scelta tecnica per la stazione Av. “Con questa decisione Salvini arreca un danno grave ad Arezzo e al suo territorio – sottolinea il presidente del Comitato, Matteo Galli – Le 8.500 firme raccolte sono la voce di cittadini che chiedono ascolto e rispetto, ma finora sono stati completamente ignorati”.
Il comitato sottolinea anche il silenzio della Lega aretina sulla vicenda Medioetruria. “Nessun esponente locale della Lega si è mai esposto per difendere l’ipotesi di Rigutino” aggiunge Galli. Il vicepresidente del comitato, Stefano Chiassai, puntualizza inoltre che qualora la nuova stazione venisse realizzata a Creti, Arezzo perderebbe anche gli attuali treni Av che oggi fermano in città. “Oltre al danno, la beffa. Arezzo verrebbe tagliata fuori non solo dalla rete Av del futuro, ma anche dai collegamenti che oggi garantiscono un servizio strategico per cittadini e imprese”.
“Oltre ad aver simbolicamente bruciato la petizione pro Medioetruria il comitato Sava – evidenzia il segretario Domenico Alberti – prosegue in tutte le sue forme legittime la sensibilizzazione politica e istituzionale per domandare al Governo e alle Regioni di non escludere la città di Arezzo con tutte le sue vallate da Medioetruria. Progetto intanto sostenibile in quanto a beneficio di tutti, senza consumo di suolo con lo scambio intermodale in favore di quanti non possono spostarsi in auto”. Il comitato Sava ribadisce la necessità di una stazione Av a Rigutino, posizione strategica capace di servire non solo la città ma anche l’intero bacino del sud della Toscana e dell’Umbria.
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