Il caso
Indagine lampo della squadra mobile
Era in piedi davanti al distributore automatico delle sigarette, verso mezzanotte, in via Garibaldi, quando si è sentita prendere alle spalle. Era un giovane straniero che la palpeggiava, cercando di sfilarle la gonna.
La donna, sola, è riuscita a divincolarsi, si è opposta, ha gridato. Richiamati dalle urla, sono intervenuti dei passanti, mentre lo sconosciuto si è dileguato nell'oscurità.
È successo nella notte tra martedì e mercoledì nella via di Arezzo e il presunto autore del gesto è stato rintracciato dalla squadra mobile diretta dal dottor Davide Comito. È un ventenne originario del Mali, in Italia come richiedente asilo. Grazie a testimonianze ed altri elementi, gli investigatori della polizia lo hanno rintracciato nei locali di un Cas (centro di accoglienza straordinaria per immigrati) dove aveva dimorato nel periodo iniziale del suo soggiorno italiano.
Formalizzata la domanda di protezione, non ne era più ospite, pur mantenendo la struttura come punto di riferimento. Nei suoi confronti è scattato il fermo di polizia giudiziaria in base agli elementi raccolti e al riconoscimento da parte della vittima. Il fermo è stato convalidato dal giudice delle indagini preliminari, Stefano Cascone, che ha adottato nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere, tenendo conto della gravità del fatto. Lo difende l'avvocato Antonella Calussi.
L'aggressione sessuale avrebbe potuto terminare in ben altro modo. Per fortuna la vittima, una donna di mezza età, pur presa alla sprovvista, è stata in grado di opporre resistenza. La presenza, nei pressi, di persone accorse a darle manforte ha scongiurato il peggio.
Un brutto episodio nel centro della città. Nonostante il gran lavoro delle forze dell'ordine, come prevenzione e controllo, può capitare anche questo.
Rapidissima ed efficace la risposta della polizia che nel giro di poche ore, al mattino, ha chiuso il cerchio dell'indagine lampo.
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