LA STORIA
Anselmo Grotti
Ex preside del liceo, Anselmo Grotti, lancia appello su Facebook per ritrovare i vecchi compagni della scuola elementare e anche i maestri o i loro eredi.
Gli anni scolastici sono quelli che vanno dal 1964 al 1969 e la scuola è la Gamurrini in via Vecchia-Porta San Clemente. Coordinate geografiche che possono apparire fredde, rispetto a quelle che sono le reali intenzioni dell’ex preside. Due principalmente. “La prima - dice - a livello personale. Per ritrovare e rivedere vecchi compagni di scuola, alcuni dei quali persi di vista da tanti anni. L’altro intento ha un interesse più ampio. Ricostruire insieme un Arezzo che fu”.
E nel parlare, l’ex preside ci riporta a quegli anni che oggi sembrano lontani anni luce. A cominciare dal numero di ragazzi che in quegli anni affollava le aule. “La nostra scuola era in via Vecchia, nel cuore di Arezzo, a due passi dalla taverna della Madonna del Conforto. Da quanti eravamo, dovevamo fare due turni per frequentare la scuola. Chi la mattina e chi il pomeriggio”.
“Ricordo che eravamo solo una classe formata tutta da maschi, tanto che a volte ci chiedevamo dove fossero le bambine. Ricordo la vecchia stufa in ceramica che si alimentava da noi e il grandissimo rispetto che avevamo nei confronti del maestro”.
Due quelli che cerca Anselmo Grotti. Due, perché a quei tempi il maestro era unico, magari diviso per i rispettivi anni scolastici. “Sto cercando il maestro che di nome si chiamava Napoleone, un nome che di certo non si dimentica e un altro, Tellini. Loro o chi per loro, magari i figli”.
Erano gli anni del boom economico e Arezzo brillava nel vero senso della parola con le aziende dell’oro che cominciavano a crescere sempre di più. Ma il professore Grotti ricorda anche un’Arezzo e una scuola dalle atmosfere severe e rispettose anche dei tempi. “L’ora della ricreazione sì, ma mai una volta che siamo andati a fare una passeggiata. E dire che avevamo il Prato a due passi. Ricordo ancora l’ora della lettura e quanto dovevamo stare attenti a non perdere il segno, perché il maestro ti poteva chiamare a continuare a leggere in ogni momento”.
Tempi che sembrano lontanissimi e che oggi a raccontarli le nuove generazioni quasi sgranano gli occhi. Eppure siamo tutti qua, cresciuti a tv in bianco e nero, telefono solo in casa e merenda anche con il vino e lo zucchero. Sapori e profumi che il professore Grotti ha voglia di incontrare e riassaporare.
Se dunque “qualcuno ha foto o altro, mi contatti all’indirizzo contatti@anselmogrotti.it. Sarà bello, per un giorno, tornare ad indossare di nuovo grembiule nero e fiocco blu”.
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