C’è emozione nell’accendere la decima Città del Natale che segna, di fatto, l’ultima edizione dei protagonisti della Fondazione Arezzo Intour. In primavera ci saranno le elezioni comunali. Per questo, quando il presidente della Fondazione e assessore Simone Chierici prende il microfono la sua voce tradisce forti sentimenti. “Parto con i ringraziamenti doverosi e sentiti - dice Chierici - E’ un’edizione questa molto particolare come fu quella del 2021 quando ripartimmo dopo il Covid. Un’edizione che avverto in maniera particolare, perché è la decima ed è anche l’ultima di questa amministrazione, l’ultima che mi vede come presidente di questa Fondazione che organizza la rassegna”.
“Sono state cinque edizioni in crescendo - dice Chierici - che seguono altre cinque edizioni altrettanto in crescendo. Quelle pre Covid e sotto la presidenza di Marcello Comanducci. Queste dieci edizioni hanno un comune denominatore che differentemente dai presidenti, è la Fondazione Arezzo Intour. Sono gli uomini e le donne che ringrazio e che ci sono sempre stati in queste dieci edizioni”. E ancora: “Quest’anno abbiamo ancora alzato l’asticella con i nuovi video mapping (raffigurate le opere di Piero e le note di Guido d’Arezzo, tra gli altri ndr) che sono sia in piazza Grande che in piazza del Comune e che meritano davvero qualche minuto in più per osservare la loro bellezza”, conclude Chierici.
A portare i saluti del sindaco Ghinelli e della giunta tutta è il vice sindaco Lucia Tanti: “Dieci anni per un evento sono un momento significativo, perché la prima volta può andare bene, perché siamo fortunati, la seconda lo stesso e la terza anche, perché siamo particolarmente fortunati, poi basta. Perché quando continua ad andare bene, quando un evento cresce con questi numeri, allora vuole dire che non c’è più la fortuna, ma ci sono il talento e la professionalità della Fondazione Arezzo Intour. Noi oggi non consegniamo soltanto un grande evento, ma un evento grande”.
“Un evento -dice ancora il vice sindaco -che traina la città ed ha fatto capire e scoprire quanto Arezzo sia straordinariamente bella, ricca di arte e di capacità di parlare di se stessa con orgoglio. La Città del Natale è una consegna che facciamo al futuro convinti che c’è un prima e un dopo nelle politiche del turismo e della promozione di Arezzo. Il prima, cioè prima del 2015 e il dopo che è oggi. Nel 2015 Arezzo era una città vicino a Firenze. Oggi Arezzo è Arezzo”. Poi il taglio del nastro ripetuto anche in piazza Grande per accendere una meraviglia fino al prossimo 6 gennaio.