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Sanità

Donazione di sangue: accordo tra l'azienda Tca, Avis e Asl Toscana sud est

Giovanni Falorni

21 Novembre 2025, 19:56

L'accordo

Un momento della conferenza stampa

Un accordo per sensibilizzare i propri dipendenti sull'importanza di donare sangue e plasma e partecipare alle iniziative promosse da Avis. E' stato sottoscritto fra Avis e l'azienda Tca e coinvolge direttamente il centro trasfusionale dell'ospedale di Arezzo.

L'accordo è stato presentato nella mattinata di venerdì 21 novembre nella biblioteca del nosocomio di Arezzo da Marco Torre, direttore generale Asl Toscana sud est, Barbara Innocenti, direttrice sanitaria Asl Tse, Pietro Pantone, responsabile rete trasfusionale Asl Tse, Carlo Umberto Salvicchi, presidente Avis zonale aretina, e Antonio Guida, presidente Avis comunale. Per l'azienda Tca hanno partecipato all'incontro Giacomo Rossi, direttore commerciale e responsabile welfare, e il direttore generale dell'azienda Tommaso Chiarini.

"Si tratta di un accordo virtuoso - le parole del dg Asl Marco Torre - che mi auguro possa essere replicato anche da altre realtà imprenditoriali. Donare è un gesto di solidarietà concreta che può dare un contributo alla salute collettiva e in questo la collaborazione delle aziende private rappresenta un passo importante al fine di stimolare una partecipazione sempre maggiore. Il mio ringraziamento va a Tca e Avis per il prezioso contributo offerto con la sottoscrizione di questo protocollo".

 Una collaborazione reciproca finalizzata a valorizzare l’impegno di quei dipendenti che già sono donatori e sensibilizzare quanti ancora non lo sono, ma hanno i requisiti, a diventarlo affinché un gesto di solidarietà e responsabilità umana, indispensabile per salvare vite in contesti ordinari e di emergenza, possa trovare rinforzo nel luogo di lavoro. Un modo per sensibilizzare i 150 dipendenti verso un gesto semplice ma importante come la donazione  e al tempo stesso diventare partner di Avis nella promozione di iniziative legate alla raccolta di sangue e plasma. «Si tratta di un accordo virtuoso che mi auguro possa essere replicato anche da altre realtà imprenditoriali – dichiara Marco Torre -. La necessità di sangue e anche di plasma è continua e solo la generosità delle persone può aiutarci a salvare vite e contribuire al benessere di chi ne ha bisogno. Donare è un gesto di solidarietà concreta che può dare un contributo alla salute collettiva e in questo la collaborazione delle aziende private rappresenta un passo importante al fine di stimolare una partecipazione sempre maggiore. Il mio ringraziamento va a Tca e AVIS per il prezioso contributo offerto con la sottoscrizione di questo protocollo». «E’ una iniziativa lodevole – dichiara il dr. Pietro Pantone – che spero possa essere seguita anche da altre realtà imprenditoriali. C’è sempre necessità di sangue e di plasma e chi è in salute e ha i requisiti necessari per diventare donatore è importante che lo faccia. Donare sangue significa salvare una vita. Ci sono periodi dell’anno in cui la raccolta rallenta e proprio per questo dobbiamo sempre tenere alta l’attenzione e rivolgere i nostri appelli a non smettere di donare». «Il nostro obiettivo è far sì che questo accordo faccia da apripista verso protocolli futuri con altre aziende medio-grandi della realtà aretina che vogliano seguire questo esempio – spiegano Carlo Umberto Salvicchi e Antonio Guida -. In passato quando erano ancora attive aziende come la Lebole e la Sacfem, al loro interno avevamo un polmone importante per la raccolta di sangue, grazie ai dipendenti che garantivano un flusso di donazioni importante. La nostra idea è di ricreare quella situazione virtuosa facendo leva sulla collaborazione con le aziende del territorio». «Donare è un gesto di responsabilità collettiva, che oltre alla soddisfazione personale di partecipare, porta vantaggi anche a chi lo esegue, sul piano ad esempio del controllo della propria salute – interviene Giacomo Rossi -. Per supportare la pratica del dono abbiamo deciso di rinforzare il gesto dei dipendenti che decideranno di donare sangue, attraverso donazioni pecuniare ad Avis. Crediamo sia importante, in parallelo, offrire un percorso di divulgazione interna che racconti alle persone che lavorano con noi perché è importante donare e anche quali sono i vantaggi importanti che il donatore e la donatrice possono avere. Inoltre ci piacerebbe che coloro che già sono donatori possano riconoscersi e trasformarsi così in una sorta di ambasciatori interni di questa pratica virtuosa, testimoniando anche a chi non ne fa parte, il valore e l’utilità».

 

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