LA STORIA
Il bar alimentari a Cetica La Piazza
Cetica nevica. E la coltre bianca che cade silenziosa dà un senso di pace.
Nel piccolissimo borgo, famoso per le patate, d’inverno abitano appena 300 persone. Anziani, ma anche giovani.
Lo scorso 27 settembre, a Cetica, arrivò la famiglia Manetti – Simone, Beatrice, Amar e Salman – dal Mugello che al contrario di un ciclone che piglia e porta via, loro hanno invece deciso sì di pigliare, ma anche di restare.

«Ci dispiaceva vedere quel bar alimentari chiuso», racconta Simone e così lo abbiamo riaperto. Sull’insegna c’è scritto La Piazza e già il nome ha solo voglia di comunicare un senso di comunità, quasi di famiglia.
Se poi, all’interno del locale, si cucina e si mangia «come a casa», allora La Piazza diventa davvero un punto di riferimento per tutto il paese. Da quando la saracinesca è stata tirata su, il paese ha cominciato a ritrovarsi a La Piazza. E quest’anno sarà il primo Natale.
Il borgo si sta preparando, ma anche il locale. Simone ci mostra le prime decorazioni e ci racconta anche come sta andando la vita che per loro è nuova. La moglie Beatrice lavorava come sarta di scena al Teatro Comunale di Firenze, lui era impegnato con il padre di lei nelle riprese video per grandi eventi e poi c’è il figlio di 20 anni, Amar che studia fisica a Firenze, ma che è anche il vero titolare della bottega che non vende solo generi alimentari, ma accoglie anche chi vuole mangiare un piatto di pasta fresca, oppure un tagliere con salumi e formaggi del posto, accompagnato da un ottimo bicchiere di vino.
«Siamo aperti tutta la settimana», ci dice Simone, pranzi e cene comprese. Ma c’è dell’altro. E Simone ci sta pensando da un po’ di tempo. La sua voglia è quella di aggiungere una nuova pagina a questa avventura.
«Mi piacerebbe prendere la licenza per vendere i giornali», dice. «Sarebbe bello che arrivassero i quotidiani, perché di edicole ne sono rimaste poche e quelle poche sono lontane. Invece avere qua un punto vendita sarebbe importante per gli abitanti di Cetica, ma durante l’estate anche per chi arriva in vacanza».
E Simone si sta informando se l’idea si può realizzare per aggiungere un altro servizio in un piccolissimo borgo dove d’estate la popolazione arriva a quasi a mille abitanti. Sarebbe un motivo in più per raggiungere La Piazza, prendere un caffè e avere il gusto di sfogliare un giornale.

È vero che oggi tutto deve essere consumato di corsa, ma è anche vero che ci sono posti, dove il gusto di assaporare è più vivo che mai. E Cetica non fa eccezione alla vita lenta che in tanti invidiano e solo pochi hanno la fortuna e anche il coraggio di scegliere. Simone e la sua famiglia lo hanno fatto e non hanno intenzione di fermarsi qui.
I giornali forse il prossimo capitolo da realizzare nel 2026, quello invece più imminente è il Natale. Panforte, cavallucci, panettoni e pandoro sono già sugli scaffali del locale. Si accendono anche le prime luci delle feste, mentre fuori continua a nevicare.
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