L'EVENTO
L'accensione della fiamma olimpica
Arriva la fiamma olimpica. Mercoledì 10 dicembre, il sacro fuoco che sta attraversando l’Italia e che a febbraio accenderà il braciere delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, attraverserà la nostra città prima di fare tappa a Siena. Arriverà intorno alle 11 di mattina.
Il ritrovo della carovana sarà allo stadio Comunale. Da lì partirà il primo tedoforo che percorrerà via Giotto e poi si dirigerà dentro la città. Un percorso durante il quale saranno diversi i tedofori che si passeranno la fiamma prima di proseguire il viaggio verso la Valdichiana e raggiungere Siena.
Ma il sacro fuoco di Olimpia arriva in un momento storico difficile per il Comitato Provinciale del CONI che entro il 31 dicembre deve cercare una nuova sede. La storia ormai è nota.
Nel 2019 fu l'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, a creare Sport e Salute, l'ente che doveva gestire i soldi del CONI e anche i contratti di affitto delle varie sedi. Ora però, proprio Sport e Salute che paga l'affitto — con un contributo anche del CONI — della sede di Arezzo e di tutte le altre sedi, ha deciso di rivedere i costi e così, il 24 settembre scorso, l'amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi Molineris dichiarava:
“Un anno fa abbiamo lanciato il progetto 'Sestante', che riguarda la razionalizzazione dei costi immobiliari. Sport e Salute aveva più di 200 sedi e razionalizzazione significa lavorare sulle finalità reali di una sede, di un ufficio, che servisse per dare dei servizi a dei cittadini e allo sport. Sono state fatte delle analisi e circa 30 sedi non erano più efficienti e solo centri di costo e la decisione è stata quella di tramutare un costo, uno spreco pubblico direbbe qualcuno, per mettere soldi a favore dello sport e dei ragazzi”.
Risultato: il CONI di Arezzo deve trovarsi un’altra sede. Ma dove? Le due possibilità che a questo punto dovrà scegliere anche Sport e Salute sono l’ex asilo di via della Chimera e un open space in viale Mecenate. La prima è la soluzione prospettata dal Comune, mentre l’altra è una soluzione commerciale. Sulla prima ci sono da fare alcuni lavori, mentre l’altra sembra essere più pronta.
Nel frattempo, il Comitato Provinciale continuerà a rimanere nel palazzo in via Vittorio Veneto. Ma sarà l’ultimo mese. Poi le otto federazioni dovranno traslocare: scatoloni, documenti e incartamenti di anni e anni di storie sportive, mentre a pochi metri passa la fiamma olimpica. Se non è un controsenso poco ci manca.
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