Due spacciatori sono finiti in manette
Ad Arezzo in un anonimo palazzo di Saione, si è consumata una delle operazioni antidroga più rilevanti degli ultimi mesi. Una giornata di appostamenti, movimenti sospetti e intuizioni investigative ha portato gli uomini della Squadra Mobile della Questura a intercettare un flusso di hashish destinato, secondo gli inquirenti, allo spaccio al dettaglio in città. Alla fine del doppio intervento, il bilancio è stato di due arresti e 7,5 chili di droga sequestrata.
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Una parte della droga sequestrata
Tutto inizia di prima mattina, quando gli agenti, impegnati nei consueti servizi contro lo spaccio e il crimine diffuso, notano alcuni movimenti inconsueti nei pressi di uno stabile già oggetto di monitoraggio sulla base di pregresse attività info-investigative. Un 35enne marocchino, conosciuto dalle forze dell'ordine per precedenti legati agli stupefacenti, alla vista della pattuglia rientra in fretta nell’edificio, con un comportamento che agli occhi della Mobile appare immediatamente sospetto. Gli agenti decidono di procedere con una perquisizione domiciliare. L’intuizione si rivela fondata. All’interno della stanza da letto dell’uomo, nascosti in un mobile, vengono trovati 5,2 chili di hashish, suddivisi in 50 panetti e ulteriore sostanza sfusa in una busta. Accanto alla droga, tutto il necessario per il confezionamento: materiale da taglio, due bilancini di precisione, un cellulare e cinquemila euro in contanti. Per il 35enne scatta l’arresto per detenzione ai fini di spaccio. L’uomo viene fotosegnalato e condotto nella Casa Circondariale di Arezzo in attesa della convalida.

Nell'appartamento trovati anche 5mila euro in contanti
La giornata, però, non è ancora finita. In serata, la Mobile continua l’attività di osservazione attorno allo stesso stabile. A quel punto, un altro volto noto in materia di stupefacenti si avvicina al portone: è 25enne albanese, attualmente in affidamento in prova ai servizi sociali. L’uomo resta in auto, in attesa. Gli agenti decidono nuovamente di intervenire. La perquisizione del veicolo chiarisce subito il motivo di quella sosta: 2 chili di hashish, confezionati in 20 panetti, nascosti sotto il sedile del passeggero. Secondo gli investigatori, il giovane si sarebbe recato sul posto per consegnare la partita al cittadino marocchino arrestato poche ore prima, ignaro del fatto che questi si trovasse negli uffici della Mobile per la stesura degli atti. Anche per il 25enne scatta l’arresto per detenzione ai fini di spaccio e anche lui finisce nella Casa Circondariale di Arezzo. Il totale della sostanza sequestrata è di 7,5 chilogrammi di hashish, che sul mercato dello spaccio al dettaglio avrebbero garantito un ricavo stimato di circa 80 mila euro. Una cifra che rende chiaro il peso dell’operazione e che conferma come quel palazzo di Saione fosse, da tempo, sotto l’occhio vigile degli investigatori. Quelle intuizioni hanno trovato conferma. E la rete, almeno per il momento, si è chiusa.
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