Venerdì 12 Dicembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

IL CASO

Rigutino come Berlino, i residenti stanchi: "Divisi da un ponte che non c'è più. Così non è più vita"

Francesca Muzzi

12 Dicembre 2025, 04:49

La passerella di Rigutino

La passerella di Rigutino

“Sembra di stare a Berlino quando c’era il muro”. Il paragone è un po’ azzardato, ma si presta a capire la situazione che c’è a Rigutino da quando, il 30 novembre 2023, venne abbattuta la passerella che collegava via della Stazione alla zona di Nocetella e serviva per evitare di attraversare la pericolosa 71.

Da allora la ricostruzione promessa già prima che venisse buttata giù, non c’è mai stata. I consiglieri comunali locali come Andrea Gallorini e Piero Perticai, in questi anni si sono spesi per la causa. Oggi sembra che il progetto della nuova passerella andrà in Giunta prima della fine del 2025 e poi i lavori saranno affidati. Ma a Rigutino finché non vedono, non credono.

Il piccolo ponte venne demolito per ordine del Genio Civile dopo gli allagamenti del 2019. Oggi lì, c’è una voragine scoperta e protetta, ma non ci sono tracce di lavori.

Alfredo Ghezzi, uno degli organizzatori della Via Crucis alla Sassaia, si fa portavoce dei disagi di una comunità costretta, da due anni, ad attraversare la 71 per andare al di qua o al di là del paese. “Chi abita dalla parte di Rigutino che è meno servita da ambulatori medici o negozi o scuole o parco giochi, è costretto da due anni a prendere l’auto anche solo per fare pochi metri. Attraversare Rigutino o camminare sul marciapiede è quasi un’impresa. La strada è trafficata, il marciapiede è così stretto che non ci passa un passeggino o una persona in carrozzina o con il deambulatore. È un problema che sicuramente chi non abita qua non si rende conto di quanto sia importante per noi riavere quel passaggio”.

Prosegue ancora Ghezzi: “Io per esempio ho quattro nipoti. Per andare al parco che è dall’altra parte di Rigutino devo prendere la macchina, perché non me la sento di attraversare o camminare sul marciapiede della 71. Prima per arrivare al parco, a piedi, bastavano cinque minuti, oggi per fare 500 metri in auto, trovare il parcheggio e tutto il resto, i tempi si dilatano”.

“Mia mamma ha 93 anni e da quando non c’è più il ponte ha perso tutte le amicizie. Prima si incontravano, adesso nessuna di loro se la sente più di uscire se deve attraversare la Regionale”.

Un problema che, come detto, coinvolge tutti i residenti di Rigutino che tornano a chiedere a gran voce una soluzione. Compreso Andrea Gallorini, esponente del Pd: “Purtroppo - sottolinea - ogni scadenza promessa è stata puntualmente rimandata: prima dicembre 2024, poi primavera 2025, poi settembre 2025. E oggi, a dicembre 2025, siamo ancora in attesa dell’approvazione del progetto definitivo. Nell’ultimo Consiglio la Giunta ha annunciato che il progetto sarà approvato entro dicembre e che a seguire partirà la gara. Prendiamo atto della dichiarazione, ma non possiamo ignorare che il modo in cui è stata gestita la questione fin qui sia stato poco serio e soprattutto, sia risultato poco rispettoso verso una comunità che attende risposte da troppo tempo. A forza di rinvii, questa passerella sta diventando davvero ‘il ponte dei sospiri’: perché ormai a sospirare sono i cittadini di Rigutino. Alle porte del 2026, non servono più promesse: servono atti concreti e lavori”.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie