LA CELEBRAZIONE
Il presepe vivente alla Pieve
“Cerchiamo il nostro Signore nel presepe e non solo. Gesù oggi si dona a noi e ci chiede di farlo crescere nella nostra vita attraverso scelte che aspirino ai valori che egli ci ha insegnato”.
Così don Alvaro Bardelli durante l’omelia di una partecipata e bellissima Messa di Natale nella Pieve di Santa Maria ad Arezzo.

“Dio si rivela in un bimbo, viene nel mondo per donare la speranza e indicarci il vero significato della vita” ha aggiunto don Alvaro prima di invitare tutta l’assemblea a visitare il presepe vivente allestito nei locali adiacenti alla Chiesa.
Una rappresentazione semplice ma toccante, con Celeste e Giovanni ad interpretare Maria e Giuseppe e con i pastori e gli angeli sulla terrazza sopra la grotta, e gli animali veri a rendere la scena ancora più realistica.
Con una scenografia curata nei minimi particolari per ricreare l’atmosfera della Betlemme di duemila anni fa, il presepe vivente della Pieve di Santa Maria in corso Italia, 5 ha coinvolto un’intera comunità parrocchiale per la sua realizzazione.

Una grotta che per volontà di don Alvaro ha assunto un profondo significato religioso e spirituale.
La rappresentazione della nascita di Gesù come momento di riflessione e preghiera, che ha aiutato tutti i fedeli a vivere questa notte di Natale in modo intenso e profondo.
Un Presepe che è diventato momento di incontro e di festa – non è mancata la tradizionale cioccolata calda offerta da don Alvaro - in cui riscoprire il vero valore di comunità e solidarietà.
Visitando il presepe vivente della Pieve di Santa Maria bambini, ragazzi e adulti hanno avuto l’opportunità di rivivere la storia della Natività in modo semplice ed autentico.

“Visitare il Presepe Vivente della Pieve in questa notte di Natale è stata un’esperienza che ha arricchito il cuore e l’anima, e che ha permesso di riscoprire il vero significato del Natale” ricorda don Alvaro Bardelli.
“Ma non finisce stanotte – segnala don Alvaro – l’appuntamento con il nostro presepe si rinnova mercoledì 25 dicembre 2025 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e martedì 6 gennaio 2026 sempre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20”.
“Non capita così spesso di passeggiare lungo il corso Italia ed incontrare un bue ed un asinello” ha concluso scherzosamente don Alvaro.
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