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LA STORIA

Debora e Luca aggiungono un posto a tavola per una bimba ucraiana

La famiglia di Civitella: "Starà con noi per due mesi"

Greta Settimelli

27 Dicembre 2025, 05:31

Luca e Debora

Luca e Debora

Hanno aggiunto un posto a tavola per queste festività e per accogliere una bambina che è arrivata prima di Natale, dall’Ucraina.

È una famiglia che abita nel comune di Civitella in Valdichiana, che ci ha accolto per raccontare questa bella storia.

“Siamo un po’ affollati in casa – afferma Debora Galli - però va bene così. È un’esperienza che ci fa piacere fare, perché aiutiamo gli altri”.

“Anche se le cose sono tantissime da fare – prosegue Debora – saranno due mesi abbastanza pieni, però quello che speriamo e vogliamo, è lasciare qualcosa di significativo a questa bambina”.

Debora e Luca, già genitori di una bambina, hanno detto sì all'accoglienza temporanea della piccola che arriva appunto dall’Ucraina, grazie al progetto dell'associazione Puer OdV ed in particolare del Gruppo Puer Arezzo Bambini Senza Confini.

“Inizialmente avevamo pensato ad un mese - prosegue Debora - poi abbiamo saputo che c'era la possibilità di prolungare per due mesi e quindi abbiamo detto sì”.

In tutta Italia grazie all'associazione Puer sono arrivati 180 bambini, di cui 15 accolti nel territorio aretino.

“È una delle più grandi associazioni che si occupa di accoglienza fin dal 1992 – afferma Paola Perciaccante dell’associazione Puer OdV, che ha famiglie in tutta Italia ed un gruppo affiliato (Gruppo Puer Arezzo Bambini Senza Confini) - prima lo faceva con i bambini bielorussi, quando era ancora possibile. Purtroppo per ora non è possibile, ma nessuno ha rinunciato a accogliere anche loro.

“Visto che è venuta fuori questa esigenza, abbiamo iniziato ad accogliere bambini dall'Ucraina. Quando è nata la necessità di portarli via, per un periodo, dalle bombe, dal freddo, da situazioni stressanti”.

E tra una traduzione e l'altra, grazie alla tecnologia che oggi tutto può, in casa si fa colazione, ci si veste e comincia una nuova giornata in un paese che oggi regala a questa bimba un po' di serenità.

Un modo per contribuire a quel grido di pace che arriva da tutto il mondo, ancora purtroppo disatteso.

“Dove c'è un bambino ce ne possono stare tranquillamente due – afferma Luca - anche se è un gesto piccolo, però moltiplicato può fare tanto. L'esempio che vogliamo dare a nostra figlia, è proprio questo: prendersi cura degli altri, perché se ognuno fa un pezzettino, probabilmente il futuro suo e anche di tutti sarà migliore.

In questo momento la bimba arriva da una zona dove non c'è molta tranquillità, per questo cercheremo di donarle più pace possibile. Lo speriamo perché con poco forse tutti insieme si può fare tanto”.

E dall'Ucraina arriva un messaggio che scalda il cuore. È la mamma della bimba.

Non ci sono parole per ringraziarvi. Grazie per aver fatto sentire nostra figlia a casa. Siete persone meravigliose e speciali”.

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