Lavoro
Licenziamento collettivo per i 70 dipendenti della Amom, realtà di Badia al Pino che opera nel campo della bigiotteria. L’azienda - in passato di proprietà di un imprenditore del territorio, oggi controllata da una multinazionale - ha annunciato la cessazione di attività dal primo gennaio. “Di fatto 70 persone non avranno più il loro posto di lavoro in quanto l’azienda dichiara la cessazione di attività. Come sindacato – spiega Gianni Rialti, dirigente della Fiom Cgil – chiediamo il ritiro del licenziamento collettivo, di rimettersi ad un tavolo, assumersi le proprie responsabilità e non trattare come merce gli esseri umani e avviare un percorso che salvaguardi l’occupazione.”
Sul caso interviene anche il sindaco di Civitella. “A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità di Civitella – le parole del sindaco Andrea Tavarnesi – esprimo la mia più totale vicinanza a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori e alle loro famiglie. Non si può giocare con il lavoro delle persone né trattare un territorio come se fosse una casella da cancellare con un clic. E’ inaccettabile che alcune aziende multinazionali decidano da un giorno all’altro di chiudere e tagliare posti di lavoro, con modalità inqualificabili, scaricando sui lavoratori e sulla comunità locale il prezzo di scelte industriali e finanziarie prese altrove. Tavarnesi aggiunge: "Chiediamo con forza che l’azienda ritiri o sospenda immediatamente questa procedura e si presenti a un confronto vero e trasparente con Regione Toscana, organizzazioni sindacali e istituzioni locali. Saremo presenti in ogni sede utile, sosterremo ogni iniziativa a tutela dei lavoratori e chiederemo che vengano messe in campo tutte le azioni possibili. La priorità è una sola: proteggere occupazione, famiglie e futuro.”
Articolo completo nell'edizione del Corriere di Arezzo in edicola mercoledì 31 dicembre 2025
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