Un'intervista a cuore aperto. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, si confessa ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Due pagine intense, intime, dove il cantante ripercorre praticamente tutta la sua vita e offre uno sguardo profondo sulle sue esperienze. Lorenzo condivide ricordi significativi della sua infanzia, la sua carriera musicale, tra cui il grave incidente in bicicletta avvenuto a Santo Domingo nel luglio 2023. E parla del nuovo singolo, titolo Montecristo: "Mi ha sempre affascinato. L’uomo che ha perso ogni cosa, anche l’amore, ma poi ritorna. Per questo ho intitolato Montecristo la nuova canzone", dice Jovanotti al Corriere.
L'incidente e la ripresa
Jovanotti racconta l'incidente che ha subìto mentre andava in bicicletta a Santo Domingo su una strada recentemente asfaltata. A causa di un dosso non segnalato, ha subito gravi lesioni, tra cui un femore "sbriciolato". Dopo un intervento chirurgico iniziale a Santo Domingo, ha dovuto affrontare una lunga riabilitazione, rimanendo lì per un mese prima di tornare in Italia per ulteriori operazioni. Descrive la fisioterapia come una parte fondamentale della sua routine quotidiana, esprimendo ottimismo riguardo al suo recupero e alla ripresa dei concerti programmati per marzo 2024
Riflessioni sulla vita e la musica
Nel corso dell'intervista, Jovanotti esplora anche il significato delle sue canzoni. La celebre "A Te", inizialmente creduta dedicata alla figlia Teresa, è stata in realtà scritta per chiedere alla moglie Francesca di sposarlo. Riflessioni sulla sua infanzia rivelano l'influenza della famiglia e delle esperienze formative che lo hanno portato a diventare l'artista che è oggi. Parla della sua passione per la musica che è iniziata nei primi anni '80 come DJ nella sua Cortona e del suo percorso che lo ha portato a diventare un'icona della musica pop italiana.
Relazioni personali e spiritualità
Jovanotti discute anche delle sue relazioni familiari, in particolare con la figlia Teresa, che sta seguendo le sue orme artistiche come aiuto regista. La sua visione della religione è complessa; si considera un "illuminista riluttante" e crede nell'importanza della fede come parte dell'esperienza umana. Esprime ammirazione per Papa Francesco ma sostiene che la Chiesa debba mantenere la sua trascendenza piuttosto che diventare una semplice organizzazione non profit: "Il Papa è un monarca. Un'istituzione. Umanamente, Francesco mi piace, mi diverte, mi emoziona. Gli si vuole bene. Ma l’idea che la Chiesa si debba trasformare in una onlus non mi pare del tutto condivisibile. La Chiesa è trascendenza. È la presenza di Dio nella storia". Ne parla con molta passione, gli dice Cazzullo. "La Chiesa è casa mia. Ci sono nato dentro".
Memorie d'infanzia e cultura
Le memorie d'infanzia di Jovanotti sono ricche di dettagli vividi, dai giochi nella Piazza San Pietro alle storie affascinanti raccontate dal padre. Rievoca episodi storici significativi, come il rapimento di Aldo Moro e il mistero di Emanuela Orlandi, che colpiscono profondamente il suo immaginario personale e collettivo. La sua famiglia è descritta come un microcosmo di eventi storici e culturali italiani, con riferimenti a figure come Che Guevara e Madre Teresa. L'intervista si chiude con una riflessione sull'amore e l'affetto come elementi centrali nella vita di Jovanotti. La sua visione dell'aldilà è poetica: lo descrive come il punto più alto di un'onda, simbolizzando l'affetto eterno piuttosto che un amore astratto. Questo approccio riflette il suo modo di affrontare le sfide della vita con ottimismo e creatività, rendendolo una figura unica nel panorama musicale italiano. Cazzullo alla fine gli chiede anche di sua madre e Jovanotti risponde: "Si chiamava Viola. Così piccola, con quel marito enorme ed esuberante, e quattro figli... Per tutta la vita ha sofferto di depressione, allora si chiamava esaurimento nervoso. E per tutta la vita io ho cercato di farla ridere. Aprivo la porta fischiando. Ero il clown di casa. Tutto quello che ho fatto, anche quando lei se n’è andata, distrutta dalla morte di mio fratello, l’ho fatto per il sorriso di mia madre".
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