L'attore
Michele Morrone durante l'intervista
Michele Morrone, ospite a Belve su Rai 2, non si è risparmiato: la sua intervista con Francesca Fagnani è stata un viaggio senza filtri tra cadute rovinose, ambizioni fuori dal coro e un successo internazionale che in Italia ancora brucia a molti. Ma non è stato un viaggio semplice, come conferma la sudata che ha fatto l'attore cantante durante l'intervista.
Nato a Bitonto nel 1990, Morrone ha costruito la sua carriera partendo dalla provincia, passando per fiction italiane e talent show fino a diventare un volto globale con il film 365 giorni su Netflix. Ma dietro la facciata patinata, l’attore ha confessato un abisso personale: dopo la separazione dalla ex moglie Rouba Saadeh, Morrone è precipitato in una depressione feroce, affogata nell’alcol. “Prendevo una bottiglia di vino e mi ubriacavo. Una, due, tutti i giorni”, racconta, senza giri di parole. Un’abitudine che lo ha portato sull’orlo del coma etilico: “Era il metodo più economico, ma anche il più distruttivo per anestetizzare il dolore”.
Fagnani lo incalza: “Perché era così sicuro di arrivare a Hollywood?”. Morrone risponde con la stessa arroganza che gli ha permesso di sfondare: “Non mi sono mai immaginato nel circoletto italiano”. E la stoccata arriva dritta al cuore del cinema nostrano: “A me del David di Donatello non me ne frega niente. Qui da 30 anni si premiano tra loro. Gli americani hanno gli Oscar, mica i David”.
Il ruolo di Massimo Torricelli in 365 giorni lo ha reso una star internazionale, ma anche bersaglio di critiche feroci. Il film è stato un caso mediatico, accusato di essere un invito alla violenza di genere e candidato a sei Razzie Awards, tra cui quello per peggior attore proprio a Morrone. Eppure, il fenomeno globale ha portato due sequel e una popolarità che in Italia si fatica a digerire. L’intervista si fa ancora più tagliente quando si tocca la sfera privata. Nel terzo capitolo di 365 giorni c’è un bacio gay: “È stato l’unico bacio a uomo della sua vita?” chiede Fagnani. Morrone spiazza: “No, mi è capitato nella vita di baciare altri uomini per una mia curiosità, ma non sentimentali”. E poi il colpo di scena: Morrone racconta di aver frequentato per un anno e mezzo una donna che, a sua insaputa, gli somministrava “pozioni d’amore con fiori secchi”. “Mi dava delle cose a mia insaputa. È uno dei capitoli non felici della mia vita”, confessa, lasciando intendere quanto il confine tra successo e vulnerabilità sia labile
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