Pupo canta ad Arezzo. Chiude la serata del Mengo Festival e dà il via al suo tour mondiale

Ci siamo. Stasera, domenica 13 luglio, è il Pupo Day. Sarà Enzo Ghinazzi infatti a chiudere il Mengo Fest, alle 21.40 al Prato. Pupo sceglie Arezzo per iniziare il suo tour che lo porterà in giro per il mondo. Un tour speciale. Celebra i suoi 50 anni di carriera e i 70 di età anagrafica. L’11 settembre prossimo infatti, con una grande festa a Ponticino, Pupo festeggia il doppio traguardo. Ma intanto, stasera canta per la sua città e per la sua gente.
- Allora emozionato?
Cantare nella propria città, per la propria gente, è sempre emozionante e ‘difficile’. La mitica frase ‘Nessuno è profeta in Patria’, si adatta perfettamente a questo genere di situazioni. Detto ciò, dopo 50 anni di carriera e di esperienze professionali fatte in tre quarti di mondo, credo di potermi ‘permettere’ di affrontare il pubblico di casa mia, con una certa consapevolezza e serenità.
- E’ uscito venerdì 4 luglio il nuovo album dal titolo “Insieme”. Come lo definisce?
Questo mio nuovo album è sicuramente il migliore che ho fatto, dopo i primi tre storici che ancora porto in giro nei miei concerti dal vivo. Mi riferisco a "Gelato al Cioccolato" (1979) "Più di Prima" (1980) e "Lo devo solo a te" (1982). Tutti gli Album venuti dopo questi, non erano sicuramente all'altezza dei precedenti. Con questo nuovo Album, penso di essere tornato a quei primi grandi livelli.
- Sul palco del Mengo ci sarà solo lei o vedremo anche sua figlia o magari qualche ospite a sorpresa?
Prima di me si esibirà mio nipote Leonardo, in arte Capaleo. È il primo figlio di mia figlia Ilaria ed è davvero molto bravo. Suonerà e canterà con la sua band tre canzoni scritte da lui. Nessun ospite a sorpresa e mia figlia Clara, che fino all'anno scorso si esibiva nei miei concerti come corista, adesso è diventata mamma e si sta occupando di Gemma che ha appena compiuto sei mesi di età.
- L’11 settembre inaugura anche la Country Family. Che effetto fa ripartire da lì, da quell’albergo?
La Country Family è una sorta di riscatto. Uno sfizio, un regalo che mi sono voluto fare. Non sarà più un albergo, ma sarà una residenza privata che io vorrei a volte mettere a disposizione per eventi ed iniziative artistiche, culturali e, perché no, anche di intrattenimento per le persone più fragili. Mi piacerebbe, per esempio, organizzare ogni tanto dei pomeriggi musicali danzanti, dedicati alle persone più anziane. Naturalmente senza nessun scopo di lucro.
- Arezzo, chi si aspetta di vedere tra il pubblico?
Non aspetto nessuno in particolare. Aspetto però tanta tanta gente, la gente ‘normale’, le persone più semplici. Quelle persone alle quali io devo dire grazie per avermi permesso di arrivare a questo traguardo. 50 anni di attività professionale a questi livelli, non sono uno scherzo e se questo è accaduto, il grande merito è del pubblico. Il pubblico formato dalle persone, ripeto, semplici e non dai cosiddetti Vip che, per carità, stimo e rispetto ma, onestamente, già mi basto e mi avanzo da solo. Perché io, purtroppo o per fortuna, sono un vip”.
Il concerto di questa sera al Prato che ricordiamo sarà gratuito verrà trasmesso dalle 21 fino a mezzanotte in contemporanea, sulle quattro radio del Gruppo Mynet: Lady Radio, RDF 102e7, Radio Divina e Radio Mitology 70-80. Dopo la tappa inaugurale di Arezzo, il tour andrà in giro per i quattro continenti dall'Europa agli Stati Uniti, dall'America del Sud all'Australia, passando per la Russia, l'Uzbekistan e il Kazakistan.