Pippo Baudo: "Il senso del successo è lasciarsi accarezzare dalla simpatia del pubblico, portarselo a casa e dormirci sopra"

"Il senso del successo è lasciarsi accarezzare dalla simpatia del pubblico, portarselo a casa a dormirci sopra". Lo disse Pippo Baudo a luglio 2019 partecipando al Mix Festival di Cortona, la manifestazione estiva che lo vide protagonista per un incontro nel quale squadernò la sua carriera e la sua vita al pubblico della città etrusca. In quella circostanza Baudo oltre a dare quella descrizione del successo, come un cuscino soffice dopo una carriera d'oro costruita con talento e impegno, ebbe anche parole critiche verso la moderna televisione affetta dalla "malattia dei talent". "Programmi che si assomigliano tutti", disse.

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Il pubblico e le autorità ricordano il conduttore che ha segnato la storia

Nel ripercorrere la sua esistenza Baudo ricordò di come il padre volesse che facesse l'avvocato. Eccitato dal "profumo del palcoscenico" in una recita da bambino, decise che quella era la sua strada: il mondo dello spettacolo. Svelò di come ascoltando la radio forgiasse un italiano perfetto che gli avrebbe poi aperto le porte dei provini a Roma, per la Rai. Incalzato dalle domande di Francesco Pinto, con a fianco il sindaco Luciano Meoni, Baudo quella sera a Cortona ricordò al pubblico del suo arrivo in via Teulada con tanti sogni nella valigia.

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Poi gli aneddoti e i ricordi su Arbore, Corrado, Bongiorno, Tortora, sui tanti artisti scoperti. I 13 festival di Sanremo. Baudo presentò a Cortona il libro "Ecco a voi Pippo Baudo. Una storia italiana". E affermò che sarebbe stata necessaria una ulteriore "puntata" per metterci dentro altri passaggi della sua vita professionale che non c'erano entrati. 

In una delle sue ultime trasmissioni televisive (Il Viaggio, Raitre), Baudo aveva fatto tappa sempre a Cortona per raccontare la storia della celebre canzone Che sarà, ispirata a Cortona, il "paese mio che sta sulla collina", brano composto, tra gli altri, da Franco Migliacci.